Juve, rottura definitiva con Igor Tudor: esonero con effetto immediato. Le ipotesi sul dopo: da Spalletti a Mancini

Igor Tudor è stato esonerato dalla Juventus. La decisione della dirigenza bianconera sarebbe già stata comunicata all’allenatore croato e arriva a seguito di una crisi di risultati drammatica. Le tre sconfitte consecutive, quattro senza segnare un gol, e una striscia di otto match senza vittorie sono state fatali.
La crisi di risultati: sei settimane senza vittorie
Dopo otto giornate, il primo posto condiviso da Napoli e Roma dista già sei punti. La classifica è impietosa: ottavo osto, a pari punti con Atalanta e Udinese. L’ultima vittoria risale al rocambolesco 4-3 rifilato all’Inter il 13 settembre. Tradotto: sei settimane senza portare alla Continassa i tre punti. Un digiuno che, per chi siede sulla panchina di casa dello Juventus Stadium, equivale a una condanna a morte. La pietra tombale sull’esperienza del tecnico in bianconero l’ha messa la sconfitta per 1-0 all’Olimpico di Roma contro la Lazio.
Le ipotesi sul nuovo allenatore della Juventus
Per i prossimi impegni la guida della Juventus sarà affidata all’allenatore della Next Gen, Massimo Brambilla. Mercoledì sera la Juve proverà subito a dare una svolta alla stagione in casa contro l’Udinese, per poi andare fuori casa contro la Cremonese. Il peso ora passa sulle spalle della dirigenza, che avrà fretta di individuare un nuovo tecnico. Le ipotesi più quotate al momento vanno dall’ex Fiorentina Raffaele Palladino, scelta che assomiglierebbe più a una scommessa, fino a due ex ct della nazionale italiana, Luciano Spalletti e Roberto Mancini.
October 27, 2025
Le ultime parole di Tudor al timone della Juve: «Dimissioni? Non faccio passi indietro»
«Io non penso a me stesso, non è tanto per dire. Vivo nel presente, non mi importa nulla del mio futuro. Mi interessa fare quello che posso». Così Igor Tudor, tecnico della Juventus, aveva commentato ai microfoni di DAZN l’eventualità di un suo esonero. «È un momento brutto, dobbiamo stare uniti, tutti insieme. C’è delusione, ci manca sempre qualcosa. Dietro c’è sempre lo sbaglio di qualcuno, davanti non si segna e allora si perdono le partite. Ci sentiamo malissimo, ma serve compattarsi. Tutti sono responsabili, è sempre così in questi momenti. Bisogna stare uniti, si gioca subito e con una vittoria si può ripartire. Dimissioni? Non sono abituato a fare passi indietro, i passi sempre avanti». Il passo indietro, però, lo ha fatto la Juventus.
