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Dolores Dori uccisa al campo rom, svolta dopo l’agguato e la sparatoria: si consegna il consuocero che l’ha colpita

28 Ottobre 2025 - 17:09 Ugo Milano
dolores dori sparatoria regina sinti
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L'uomo si è consegnato dopo oltre venti giorni dall'omicidio. Ora si trova in carcere a Brescia. Sarebbe stato lui a esplodere i tre colpi di pistola che hanno ucciso la donna

Riccardo Held, il consuocero di Dolores Dori, la 43enne uccisa all’ingresso di un campo rom a Lonato del Garda lo scorso 2 ottobre, si è costituito lunedì 27 settembre ai carabinieri di Brescia. Dopo settimane di ricerche da parte della autorità, è stato lo stesso indagato a consegnarsi spontaneamente al comando provinciale di Brescia, da dove poi le autorità lo hanno trasferito in carcere. Nei confronti dell’uomo, cittadino italiano nato nel 1975, la Procura della Repubblica di Brescia lo ha arrestato per omicidio. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato lui a esplodere i tre colpi di pistola che hanno provocato la morte della donna.

La morte di Dolores Dori

Figlia della cosiddetta “regina dei sinti” e a sua volta figura di spicco della comunità, Dolores Dori era stata ferita a morte da alcuni colpi di armi da fuoco all’entrata del campo rom di Lonato del Garda lo scorso 2 ottobre. Secondo le ricostruzioni, la donna si era recata sul posto assieme alla madre 59enne e al figlio 16enne per riprendersi la figlia, che avrebbe contratto un matrimonio contro il volere della famiglia. L’assalto però era finito male: dopo il tentativo di Dori di sfondare il cancello dell’accampamento con l’auto la situazione era degenerata in una sparatoria e la donna era rimasta gravemente ferita. Dori era poi stata scaricata in fin di vita davanti al pronto soccorso di Desenzano del Garda, dove è morta poco dopo per le ferite riportate.

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