Una lettera firmata da 120 medici non dimostra che i bambini non vaccinati sono più sani

Diverse condivisioni Facebook riportano uno screen del Resto del Carlino QN col titolo «Lettera aperta di 120 medici ‘Più sani i bambini non vaccinati». L’articolo risale all’ottobre 2015 e non è più disponibile online, anche se ne rimane una copia cache. Il testo redatto da Eugenio Serravalle e Roberto Gava era indirizzato al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. La lettera circolava già in diversi siti Web ed è ancora disponibile in Rete. C’è solo un problema: non si basa su fonti chiare, come già spiegato dal collega Michelangelo Coltelli su BUTAC (qui e qui), che a sua volta cita una “contro-lettera” del virologo Roberto Burioni. I vaccini pediatrici continuano a essere sicuri ed efficaci, con buona pace di chi continua a riciclare vecchie narrazioni apprezzate negli ambienti No vax.
Per chi ha fretta:
- La lettera aperta di 120 medici, risalente al 2015, non dimostra che i bambini non vaccinati siano più sani.
- Il testo è privo di fonti scientifiche e basato solo su osservazioni personali.
- Le evidenze scientifiche continuano a confermare la sicurezza e l’efficacia dei vaccini pediatrici.
Analisi
L’immagine in oggetto sulla lettera aperta è di scarsa qualità. Il messaggio che rimane è nel titolo:
«Lettera aperta di 120 medici ‘Più sani i bambini non vaccinati».

Perché la lettera aperta è priva di fondamento
I medici sostengono di basarsi sulla osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati. Affermano quindi che questi ultimi appaiono più sani. Gli autori sostengono quindi che le vaccinazioni pediatriche causerebbero effetti indesiderati, non solo reazioni gravi o mortali, ma anche alterazioni immunitarie tutt’altro che irrilevanti per un organismo immaturo. Si usa sempre un linguaggio generico.
Le affermazioni riportate da Serravalle e Gava continuano a non trovare conferme accertate nella letteratura scientifica. Quei 120 firmatari sono una minoranza priva di evidenze, a fronte degli oltre 350mila iscritti all’ordine che si contavano nel 2015.
Del resto, Coltelli fa notare che molti dei firmatari hanno ripudiato da tempo gli studi medici convenzionali. Gli stessi Serravalle e Gava sono molto apprezzati negli ambienti No vax per le proprie precedenti affermazioni controverse sui vaccini. Una attività che è proseguita anche durante la pandemia di Covid-19. Ricordiamo infine, che uno studio pubblicato su The Lancet nel 2024, mostra come le vaccinazioni hanno salvato oltre 154 milioni di vite negli ultimi 50 anni. «L’equivalente di 6 vite ogni minuto di ogni anno – secondo quanto riporta l’Unicef». La maggior parte (101 milioni) sotto il primo anno di vita.
La lettera aperta di Roberto Burioni
All’epoca il professor Burioni aveva replicato alla lettera aperta su Facebook:
«l dott. Eugenio Serravalle e il Dott. Roberto Gava hanno scritto riguardo ai vaccini una lettera al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità nella quale si legge testualmente: “..Ci siamo infatti accorti che, dopo un’osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani, meno soggetti alle patologie infettive, specie delle prime vie aeree, meno soggetti ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e di interventi sanitari” ».
«Bene, la cosa è davvero singolare, in quanto non solo per quanto mi risulti non esiste un singolo lavoro scientifico che supporti questa affermazione, ma recentemente è stato dimostrato l’esatto contrario».
«Un lavoro apparso nel maggio scorso sulla rivista Science (almeno tanto autorevole quanto “Cuore e Vasi” dove Gava ha pubblicato nel 1985 il lavoro “Azione aritmogena delle telenovelas”) descrive come i bambini vaccinati contro il morbillo negli anni muoiano molto meno rispetto a quelli non vaccinati per malattie tipiche dell’infanzia, ma che con il morbillo non hanno nulla a che fare».
«Questo lavoro dimostra che il morbillo, oltre alla patologia acuta e alle sue complicazioni terribili come l’encefalite, causa una forte depressione pluriennale del sistema immunitario, molto più grave e molto più prolungata di quanto non si pensasse in precedenza. Questa soppressione avviene indebolendo la “memoria” e rendendo di conseguenza molto più gravi – talvolta addirittura mortali – le malattie respiratorie e di altra natura tipiche dell’infanzia contratte dai bimbi negli anni dopo l’infezione acuta del morbillo».
«In altre parole, il vaccino non solo protegge i bimbi dal morbillo e dalle sue complicazioni, ma anche dalle complicazioni delle malattie respiratorie e intestinali che i bambini possono contrarre per anni dopo il morbillo. I numeri mostrano in modo inequivocabile come i bambini vaccinati contro il morbillo, seguiti negli anni, muoiono per altre malattie molto meno di quelli che non sono stati vaccinati. L’esatto contrario di quello che dicono Gava e Serravalle!».
«A questo punto è oggettivo il fatto che quanto scritto da Serravalle e Gava è in diretto contrasto con questo rigorosissimo studio di docenti dell’Università di Princeton (quella di Einstein, per rendere l’idea). In altre parole o i docenti di Princeton affermano una cosa non vera, o una cosa non vera la affermano Serravalle e Gava, tertium non datur».
«Nella loro stessa lettera Serravalle e Gava scrivono “Certo, è un dato che nasce dall’esperienza clinica quotidiana” ; ma la loro esperienza clinica quotidiana vale quanto la mia affermazione “nella mia esperienza di guida quotidiana le automobili di colore blu frenano meglio di quelle di colore bianco” , quindi molto poco rispetto ad un lavoro scientificamente e statisticamente solido come quello citato».
«Bisogna dunque vedere se i numeri che sono alla base delle osservazioni di Serravalle e Gava sono inequivocabili come sembrano essere quelli degli studiosi americani, e capire chi ha sbagliato a misurare. Quindi, siccome nella scienza non esistono dogmi e anche a Princeton possono sbagliare, io invito Serravalle e Gava a raccogliere i loro dati, descrivere le loro osservazioni in un lavoro scientifico e sottoporlo (vista l’importanza che avrebbe) a Science, in modo che possa essere pubblicato».
«Nel frattempo li invito, mentre attendiamo la pubblicazione del loro lavoro che trasformerà una irrilevante esperienza personale in una verità scientifica acquisita, a ritirare questa affermazione che appare non avere alcuna base scientifica (o a fornire i lavori scientifici su cui si basa) e che potrebbe portare dei genitori a delle scelte pericolose che si basano su presupposti al momento non corretti».
«Avviso tuttavia Gava e Serravalle che il lavoro scientifico che invieranno non sarà letto dai genitori impauriti e sprovveduti con i quali solitamente si incontrano, ma da esperti come me che sapranno fare le pulci ad ogni loro affermazione, come ho fatto io per la prima parte della loro lettera (se necessario posso continuare)».
«PS: Chiedo anche agli amici avvocati e giudici che leggono queste righe se il medico che affermando qualcosa in netto contrasto con la verità scientifica induce qualcuno ad una scelta dalla quale ne deriva un danno possa essere per questo suo comportamento citato in giudizio per un risarcimento. Genitori di bambini che non hanno vaccinato contro il morbillo sulla base di queste affermazioni e che hanno avuto gravi conseguenze da malattie infettive dopo l’infezione si troverebbero ad avere solide basi scientifiche per dimostrare un rapporto di causa-effetto tra la non vaccinazione, l’infezione da virus da morbillo e la gravità della malattia contratta negli anni seguenti al morbillo stesso. I genitori ai quali è accaduto qualcosa di simile dovrebbero secondo me informarsi».
Conclusioni
La lettera aperta in oggetto è un vecchio testo risalente al 2015, che all’epoca ottenne spazio anche in diverse testate. Per quanto risulti firmata da 120 medici, non presenta fonti a supporto contro i vaccini pediatrici. Mentre le evidenze scientifiche continuano a confermarne sicurezza ed efficacia, ancora oggi.Fecebook
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