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Spalletti e la prima conferenza stampa alla Juventus: «Squadra ben allenata che può puntare in alto. Rientreremo nel giro scudetto»

31 Ottobre 2025 - 13:38 Filippo di Biasi
Il nuovo allenatore al suo primo incontro con i giornalisti: «Serve rimettere le cose in pari. I commenti li lascio al campo, non mi piacciono gli slogan»

«Le sensazioni sono bellissime, c’è grande aspettativa e c’è la voglia di riportare il club ad alti livelli». Queste le parole a caldo di Luciano Spalletti, da un giorno ufficialmente alla guida della Juventus. Parlando all’Allianz stadium di Torino accanto al direttore generale del club Damien Comolli, Spalletti ha ringraziato il suo predecessore Igor Tudor: «L’ho conosciuto, è un professionista e sono certo di trovare grazie a lui una squadra ben allenata che ora può puntare in alto, se lavoriamo in maniera forte».

Il contratto da 8 mesi: «Accettato perché credo nella squadra»

«Per un club come la Juventus è necessario tornare in Champions, ma le altre corrono forte: dobbiamo lavorare. Se non avessi creduto nelle potenzialità di questa squadra, perché avrei dovuto accettare un contratto da otto mesi?». Così Spalletti ha parlato delle sulle sue aspettative, definendosi poco dopo fiducioso di rientrare nella corsa scudetto: «Perché no? Lo commentavamo con i giocatori, le intenzioni devono essere al massimo. Mancano ancora 29 partite, sono tante. È una rosa che ha potenzialità, ci vedo la possibilità di rimettere le cose a posto. Dovremo essere squadra, per vincere serve fare gol e non possiamo essere sfilacciati».

La squadra di collaboratori

In conferenza sono stati confermati 4 dei 5 collaboratori fissi dell’allenatore toscano: il vice sarà Marco Domenichini, storico braccio destro, nello staff tecnico ci sarà Salvatore “Sasà” Russo, mentre la preparazione atletica sarà affidata a Francesco Sinatti e Franco Ferrini. Non ci sarà Daniele Baldini, inizialmente dato per certo: «Ha scelto autonomamente di terminare qui la sua collaborazione, anch’io sono rimasto spiazzato e lo ringrazio per il suo percorso», ha fatto sapere Spalletti.

Il rapporto con i giocatori: «Ora tocca a voi»

«Giusto che i calciatori si rendano conto di ciò che danno e restituiscono a una società che crede in loro. A Perin ho detto “dipenderà da voi” perché è così, è la qualità dei calciatori a fare la differenza». In un videoclip diffuso sui social della squadra si sentiva Spalletti motivare così i giocatori. «Su Dusan Vlahovic non ho ricevuto imposizioni da parte della società, come su nessun calciatore della rosa. Valuto Dusan in base alle sue intenzioni che sembrano molto chiare dopo la splendida partita con l’Udinese. SI può pensare a qualche cambiamento, una difesa a 4, vedremo. I commenti li lascio al campo, non sono uno da slogan».

Lo scudetto con il Napoli e il tatuaggio: «Il rapporto rimarrà intatto»

«Ho lasciato qualcosa in ogni città, ma a Napoli per la bellezza del calcio proposto e per ciò che abbiamo portato a casa, uno scudetto splendido, ho instaurato un rapporto con quella gente che rimarrà intatto». Rassicurazioni che il tecnico si è sentito in dovere di dare, dopo che dagli ambienti del tifo napoletano si sono alzate polemiche per la sua scelta di guidare la Juventus. «Oggi mi hanno prelevato il sangue e lo hanno fatto dall’altro braccio, di qua non può essere toccato nulla», ha detto facendo riferimento allo stemma del Napoli tatuato sull’avambraccio sinistro, che ha sollevato polemiche nelle ore in cui si stava realizzando il suo passaggio al club bianconero.

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