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Erika Kirk e l’abbraccio a J.D. Vance che fa discutere. «Nessuno potrà mai sostituire mio marito, ma in lui vedo somiglianze» – Il video

01 Novembre 2025 - 14:46 Stefania Carboni
Negli Stati Uniti c’è chi comincia a sospettare che possa esserci un legame tra i due. L'ultimo evento scatena i social

«Nessuno potrà mai sostituire mio marito, ma in lui vedo alcune somiglianze con mio marito». Così Erika Kirk, vedova di Charlie Kirk, attivista Maga ucciso a settembre, ha presentato il vicepresidente degli Stati Uniti J. D. Vance. E per questa frase e l’abbraccio tra i due negli Stati Uniti c’è chi comincia a sospettare che possa esserci, o possa nascere, un legame sentimentale.

A scatenare i social è stato il modo in cui l’ex miss Arizona ha accolto il vicepresidente sul palco in un evento all’Università del Mississippi, organizzato in ricordo del defunto marito. J.D. Vance le ha posto una mano sulla nuca, mentre lei lo ha abbracciato stretto. Un pettegolezzo, che non rimbalza solo tra gli account democratici. Su X anche tra i Maga c’è chi avverte Usha Vance, la moglie del numero due alla Casa Bianca.

Per ora Usha si mantiene defilata

Charlie Kirk, nella sua attività in giro per gli atenei americani, sosteneva la chiusura delle frontiere agli immigrati indiani. Usha Vance, moglie di J.D. e avvocata con laurea a Yale, ha origini indiane. Con un passato nelle liste democratiche ha appoggiato i repubblicani dalla discesa in campo del marito. Per ora non ha dichiarato nulla sul tema. Anzi, rimane molto defilata, diramando le uscite pubbliche con Vance, se non strettamente necessarie. Non sarebbe nel suo stile commentare o emergere. Eppure oltreoceano c’è chi pensa che la storica coppia sia già in crisi.

Il nodo della religione

Non solo, il vicepresidente è stato accusato sui social di aver «buttato sotto un autobus» la religione indù della moglie durante l’evento Turning Point USA. Vance ha sempre raccontato della sua fede cattolica e di come questa si colleghi al suo rapporto con Usha, cresciuta induista. «Per noi, ora funziona quasi ogni domenica, Usha verrà con me in chiesa. E lo dirò ora davanti a 10.000 dei miei amici più cari, spero che alla fine lei sia in qualche modo toccata dalla stessa cosa, dalla chiesa. Sì, sinceramente, lo desidero, perché credo nel Vangelo cristiano, e spero che prima o poi mia moglie la pensi allo stesso modo. Ma se non la pensa così, allora Dio dice che tutti hanno il libero arbitrio, e quindi questo non mi crea problemi», aveva detto il vicepresidente all’evento in onore di Kirk. Davanti alle critiche Vance aveva replicato a un utente su X. «La mia fede cristiana mi dice che il Vangelo è vero e fa bene agli esseri umani. Mia moglie, come ho detto alla TPUSA, è la benedizione più straordinaria che ho nella vita. Lei stessa mi ha incoraggiato a riavvicinarmi alla mia fede molti anni fa. Non è cristiana e non ha intenzione di convertirsi, ma come molte persone in un matrimonio interreligioso, o in qualsiasi relazione interreligiosa, spero che un giorno possa vedere le cose come le vedo io. In ogni caso, continuerò ad amarla e sostenerla e a parlarle di fede, vita e di tutto il resto, perché è mia moglie». Una risposta che però ora non è più visibile su X.

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