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I tre indagati per le torture al 15enne la notte di Halloween a Torino: tra loro una ragazza, un altro è compagno di scuola

03 Novembre 2025 - 12:49 Ygnazia Cigna
baby gang roma
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La vittima sarà ascoltata con il supporto di uno psicologo. Due ragazzi e una ragazza sono indagati per sequestro di persona e violenza privata

La procura di Torino indaga su due ragazzi e una ragazza, rispettivamente di 14, 15 e 16 anni, per il caso del 15enne di Moncalieri che sarebbe stato torturato durante la notte di Halloween. Al momento, le ipotesi di reato contestate sono sequestro di persona e violenza privata, ma non è escluso che possano aggiungersi altre accuse, a partire dalla violenza sessuale. I tre adolescenti non sono nuovi a comportamenti violenti. In passato, erano già stati accusati di atti vandalici e danneggiamento. Almeno uno di loro era compagno di scuola della vittima. Mentre la ragazza 16enne, stando alle prime informazioni, avrebbe assistito alle torture della vittima ma non senza partecipare direttamente.

Sequestrati i cellulari

I cellulari dei tre adolescenti sono stati sequestrati dalle autorità alla ricerca di possibili foto o video della serata del 31 ottobre. Secondo quanto si apprende, gli inquirenti ipotizzano che potrebbero esserci alcuni filmati che documenterebbero gli abusi, motivo per cui non si esclude che possa arrivare anche la contestazione del reato di violenza sessuale. Del video, tuttavia, non c’è traccia nella denuncia della madre, e la questione non è ancora definita. Dagli inquirenti, data l’età dei coinvolti, c’è massimo riserbo. La vittima sarà ascoltata con il supporto di uno psicologo. I tre presunti responsabili non sono ancora stati interrogati, ma la pm per i minori Emma Avezzù li ha invitati pubblicamente a «presentarsi spontaneamente, insieme a un avvocato, per raccontare quello che è accaduto». Al momento, non risultano misure cautelari a loro carico.

La dinamica dei fatti

Secondo quanto ricostruito finora, a seguito della denuncia presentata dalla madre, la vittima, che ha un disturbo cognitivo, sarebbe stata convinta da un compagno di scuola, la sera di Halloween, a non andare a casa del nonno ma a seguirlo in un’abitazione dove erano presenti altri due amici, il ragazzo e la ragazza ora indagati. Nell’abitazione non erano presenti adulti. Arrivati sul posto, sempre secondo la ricostruzione della madre, i ragazzi avrebbero sequestrato il telefono della vittima e bloccato i numeri dei genitori, dando inizio a un vero e proprio incubo: il ragazzino sarebbe stato chiuso in bagno, alcune parti dei capelli e le sopracciglia sarebbero state rasate (provocandogli tagli alle palpebre), gli avrebbero spento una sigaretta sulla caviglia, il tutto sotto minaccia con un cacciavite. La violenza si sarebbe conclusa con il getto di una fontanella sulla schiena nuda, tra sputi e offese, per poi costringere il ragazzo a immergersi nel fiume.

I tre ragazzini già noti alle autorità

I tre presunti responsabili sarebbero già stati protagonisti di altri episodi di bullismo. Ora dalle celle telefoniche del ragazzino, gli inquirenti potrebbero risalire alla casa dove sarebbero avvenute le violenze. In un primo momento, la madre aveva denunciato quanto accaduto con un post sui social, poi rimosso. «Quando l’ho visto è stato uno shock», ha dichiarato la donna, che al momento preferisce non fornire ulteriori dichiarazioni.

Foto di copertina da archivio

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