Preghiere ebraiche sulla soglia della moschea di Al-Aqsa, la denuncia delle autorità palestinesi: «Provocatori protetti da Ben Gvir» – Il video
Un gruppo di coloni israeliani è entrato oggi nel complesso della moschea di Al-Aqsa. A riferirlo è il Governatorato di Gerusalemme, ripreso dalle agenzie di stampa palestinesi, che parlano di centinaia di coloni arrivati sulla soglia del luogo sacro all’Islam. 465, per l’esattezza. Gli uomini si sarebbero riversati nei cortili della moschea, effettuando «visite guidate provocatorie e celebrando ad alta voce rituali del Talmud», riportano le fonti palestinesi. Dall’unico video che circola sul web però, pubblicato da Al Quds News Network, si vede un ristretto manipolo di persone pregare sulle scale di accesso all’edificio.
La sfida e il conflitto tra religioni
La moschea di Al-Aqsa è considerata il terzo luogo di culto più importante al mondo per i musulmani, dopo la Moschea al-Haram alla Mecca e la Moschea del Profeta a Medina, in Arabia Saudita. Già negli scorsi giorni il Governatorato di Gerusalemme aveva messo in guardia i fedeli dai pericoli derivanti dall’escalation di attività pubbliche di gruppi che sostengono l’obiettivo di ricostruire l’antico Tempio di Gerusalemme sacro agli ebrei sul luogo dove oggi sorge la moschea. Passando, quindi, per la sua demolizione. Azioni che sarebbero diventate sistematiche e che mirano, ammonisce il governatorato, a «danneggiare direttamente il complesso della moschea, alterandone il carattere storico e religioso». Dietro a queste incursioni ci sarebbe la protezione – verbale e non solo – del leader di estrema destra e ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir. Sarebbe lui a incitare i coloni affinché perseguano la «continua giudaizzazione del carattere arabo, islamico e cristiano» di Gerusalemme.
