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L’Onu lavora al piano per Gaza: 20mila soldati che potranno «usare tutte le misure necessarie». Ecco cosa dovrà fare la Forza di stabilizzazione proposta dagli Usa

06 Novembre 2025 - 20:36 Ugo Milano
gaza piano pace trump forza soldati
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Stando al piano di pace presentato dagli Usa al Consiglio di sicurezza Onu, i soldati potranno occuparsi anche della smilitarizzazione di Hamas e della Striscia in generale per due anni e sotto i controllo del Board of Peace

Sarà composta da 20mila soldati e potrà prendere «tutte le misure necessarie» la Forza internazionale di stabilizzazione temporanea che, stando a una bozza del piano di pace per Gaza, dovrebbe essere dispiegata nella Striscia. Secondo la proposta presentata oggi dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza Onu, questo contingente avrà anche il potere di disarmare i civili e gli uomini di Hamas, pur confidando nel rispetto degli accordi da parte dei miliziani palestinesi. Non è ancora però stato definito da chi sarà composta la Forza, che rimarrà sotto il diretto controllo del Board of Peace, l’amministrazione transitoria.

I ruoli della Forza armata: «Proteggere i civili e smilitarizzare la Striscia» 

L’ipotesi di tornare boots on the ground, Trump l’ha esclusa da tempo. Per i contingenti materialmente sul terreno nelle ultime settimane si era parlato molto di Indonesia, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Qatar, Azerbaigian e Turchia. Questi ultimi non sono benvoluti da Tel Aviv, che ha rifiutato di avere uomini di Ankara nella Striscia di Gaza. In totale, stando a una bozza dell’accordo visionata da Reuters, si tratterà di 20mila soldati. I compiti sono stabiliti con chiarezza: «Proteggere i civili e le operazioni umanitarie, lavorare per la sicurezza delle aree di confine con Israele ed Egitto e con una nuova forza di polizia palestinese addestrata e selezionata». Al contempo, sarebbe la protagonista nel «processo di smilitarizzazione della Striscia, inclusa la distruzione e la prevenzione della ricostruzione delle infrastrutture militari, terroristiche e offensive, nonché la disattivazione permanente delle armi detenute dai gruppi armati non statali». 

La proposta all’Onu e il «piano più promettente dell’ultima generazione»

Secondo Reuters, il Board of Peace dovrebbe prendere il controllo di Gaza per circa due anni. L’ipotesi è già stata presentata in un rapporto scritto ai 15 membri del Consiglio di sicurezza. Tra i Paesi della regione, gli Stati Uniti hanno già incassato il sì di Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Turchia ed Emirati Arabi Uniti. L’approvazione definitiva, secondo un funzionario americano, dovrebbe arrivare «tra settimane, non mesi». Anche perché «non vedo chi possa frapporsi e bloccare quello che probabilmente è il piano di pace più promettente dell’ultima generazione. Se la regione è con noi su questo e su come verrà strutturata questa risoluzione, allora crediamo che anche il consiglio dovrebbe esserlo». Per passare, la risoluzione ha bisogno di nove voti favorevoli su quindici e di non ricevere nessun veto dai cinque membri permanenti, cioè Russia, Francia, Cina, Regno Unito, e Stati Uniti. 

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