La nuova guerra di Matteo Salvini contro l’Islam: «Vanno chiusi tutti gli pseudo istituti di cultura» – Il colloquio con Open

Torna a farsi sentire con forza Matteo Salvini sull’islam. «Fino a che la religione islamica non sottoscriverà un impegno con la Repubblica italiana come hanno fatto tante altre confessioni religiose, secondo me non va concesso neanche mezzo metro quadro di spazio a nessuno». A parlare con Open è lo stesso ministro e leader della Lega, commentando la proposta arrivata stamattina dal suo partito che prevede la creazione di un Osservatorio nazionale volto a monitorare i fenomeni di islamizzazione in Italia. La misura è stata annunciata in conferenza stampa dalle europarlamentari leghiste Susanna Ceccardi, Silvia Sardone e Anna Maria Cisint, ed è una delle proposte del partito per il rafforzamento della sicurezza, di cui si è parlato tanto in questi giorni. «L’obiettivo – hanno spiegato – è individuare nuovi strumenti normativi per contrastare questo fenomeno incipiente di un’islamizzazione che vuole conquistarci»
«Gli pseudo istituti di cultura vanno chiusi»
Sul tema Salvini è netto: «Vorrei avere la ricognizione di tutti gli istituti, non le moschee, ma gli pseudo istituti di cultura o i ritrovi più o meno abusivi islamici anche nei piccoli paesi che sono totalmente illegali vanno censiti e, dal mio punto di vista, vanno chiusi».
Cosa prevede la misura
L’osservatorio sarebbe formato da «venti primi cittadini selezionati in tutta Italia tramite il nostro dipartimento degli Enti locali», hanno spiegato stamattina, con l’obiettivo di monitorare e raccogliere segnalazioni su fenomeni come moschee irregolari, abusivismo e pratiche legate «al patriarcato islamico», alla sottomissione delle donne, all’imposizione del velo sulle minori e ai ricongiungimenti poligamici. La proposta prevede inoltre l’inasprimento delle pene per mutilazioni genitali femminili e matrimoni forzati. «Dobbiamo ribadire due concetti chiave – hanno aggiunto le eurodeputate – la sicurezza è prodromica alla libertà dell’individuo e deve essere sempre tutelata. L’islamizzazione porta in Italia e in Europa fenomeni incompatibili con il nostro ordinamento costituzionale e giuridico e va fermata».
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Le regionali in Veneto
Ultimamente il leader del Carroccio è tornato a rilanciare con insistenza nei suoi discorsi il tema dell’islam. Da ultimo, sul palco del comizio elettorale in sostegno di Luigi Lobuono, il candidato del centrodestra alle regionali in Puglia. «L’Europa sta permettendo a troppi immigrati, soprattutto islamici, di entrare nel nostro Paese e di distruggere il nostro tessuto sociale, valoriale ed economico» ha gridato il Carroccio dal palco. Ma sono stati molti gli interventi simili a questo nell’ultimo periodo. Una mossa, forse, per riportare un tema fondativo della Lega al centro del dibattito, proprio in piena campagna elettorale per le elezioni regionali in Veneto, dove il distacco dal partito di Giorgia Meloni potrebbe non essere così ampio. Oppure, chissà, un modo per distogliere l’attenzione dagli ennesimi rallentamenti sul cantiere del Ponte sullo Stretto.
