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Spiava Alex Britti in casa, la sua ex condannata a sei mesi per interferenze illecite nella vita privata

13 Novembre 2025 - 17:33 Alba Romano
alex britti
alex britti
La vicenda risale al 2022, dove una cam usata per monitorare il figlio in comune in realtà sarebbe servita per altro

Nicole Pravadelli, ex compagna di Alex Britti, è stata condannata a 6 mesi dal tribunale di Roma per aver spiato l’artista attraverso delle telecamere presenti all’interno dell’appartamento. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Roma dove la donna è stata accusata di interferenze illecite nella vita privata. Il giudice ha disposto per Britti, assistito dagli avvocati Gianluca Tognozzi e Alessia Casinelli, un risarcimento di seimila euro. Secondo l’accusa la donna aveva letteralmente spiato l’ex «tramite apparecchio di videoregistrazione, dotato di scheda di memoria e collegamento internet per essere controllato da remoto».

Il sistema di baby monitor

La vicenda risale al 2022. Pravadelli avrebbe controllato cosa succedeva in casa Britti grazie a un apparecchio per il controllo a distanza dei bambini, un baby monitor, piazzato nel corridoio di casa. Secondo l’accusa la donna, tramite quelle immagini, cercava di raccogliere prove contro l’ex compagno, elementi utili per il processo civile sull’affidamento del figlio comune della coppia, di otto anni. Il figlio di Pravadelli e Britti è nato nel 2017, ma i due si sono lasciati due anni dopo. Una separazione che sulla condivisione del minore non trovava un accordo sereno. Ma raccogliendo le “prove” la ex compagna si è paradossalmente incastrata da sola. Perché quando nel corso del processo civile il materiale video è stato depositato il giudice, notando l’origine sospetta di audio e video, ha imposto il coinvolgimento della Procura. Da lì la denuncia dell’artista fino alla sentenza di oggi.

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