Leonardo morto a 2 anni all’asilo, tra i 5 indagati c’è anche la maestra finita al pronto soccorso. L’albero e l’ipotesi sul cappuccio dietro il decesso

Ci sono cinque indagati per la morte del piccolo Leonardo, il bimbo di due anni deceduto nel giardino dell’asilo nell’Aretino dopo che il laccio della felpa si è impigliato a un ramo. Tra le persone sotto la lente degli inquirenti toscani ci sarebbe anche la maestra che per prima ha provato a soccorrere il bambino e che, sconvolta, ha sofferto una crisi d’ansia talmente forte da dover essere trasferita in pronto soccorso. Al momento l’accusa è di omicidio colposo, ma rimane da chiarire se ci siano state delle carenze nella sorveglianza dei bambini.
Il persone in servizio e la dinamica della morte
Stando a quanto hanno ricostruito gli investigatori, al momento della tragedia – avvenuta il 12 novembre nel cortile dell’asilo Ambarabà Ciccì Cocò di Soci, a Bibbiena – all’interno della struttura erano presenti 14 addetti in servizio. All’inizio della prossima settimana il medico legale effettuerà l’esame autoptico sul corpino del piccolo. Secondo l’ipotesi più accreditata, il bimbo stava giocando in giardino quando un laccio del cappuccio gli si è stretto con violenza attorno al collo, soffocandolo. Inizialmente si pensava a un incidente avvenuto mentre il bimbo correva, ma gli investigatori pensano che il piccolo Leonardo stesse tentando di arrampicarsi su un albero. Dopo aver perso l’equilibrio, è caduto ma il laccio della felpa o della giacca sarebbe rimasto impigliato in un ramo.
