L’assessore che ha rotto la vetrata di Sironi: «C’è chi ha scritto che era un attentato, sono ferito»

Emanuele Cani, 57 anni, assessore all’industria della Regione Sardegna, nei giorni scorsi è scivolato sulle scale del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Finendo sulla vetrata («La carta dei lavoratori») che Mario Sironi (fra i maggiori esponenti del futurismo) realizzò nel 1932 nella sede dell’allora ministero delle Corporazioni. Oggi Cani parla con il Corriere della Sera delle ingiurie e delle derisioni che ha ricevuto sui social network. «Mi hanno fatto più male le ingiurie e le derisioni sui social che le contusioni nell’impatto con la vetrata. Per quei commenti esagerati e ingiusti mi sono sentito davvero ferito», dice.
L’assessore Cani e la vetrata di Sironi
«Hanno scritto addirittura che l’ho fatto volutamente. Assurdo. C’è un video e si vede bene che è stata una caduta accidentale. Perché tanto odio nei miei confronti?», aggiunge. L’assessore dice che il commento che lo ha ferito di più è quello di Mauro Pili, ex presidente della Regione Sardegna: «Ha scritto su Facebook che per lui era un attentato. Pura cattiveria. Credo che anche lui si sia accorto di aver esagerato. E infatti ha cancellato il post». Cani racconta la caduta: «Ero al ministero per un’iniziativa sull’Expo 2025 di Osaka. Stavo andando via, scendendo dalla scalinata ho perso l’equilibrio… La vetrata non aveva protezioni. Non l’ho urtata con la testa ma con un braccio. E con metà del corpo sono rimasto sospeso fuori dell’edificio. Ho rischiato di precipitare per una decina di metri. Poteva andare molto peggio».
Le ammaccature e lo spavento
Le conseguenze sono state però solo «ammaccature, spavento. Dovrò stare qualche giorno a riposo e fare fisioterapia». Non ha ancora deciso se querelerà gli insultatori: «Valuterò. Ora ho cose più importanti cui pensare. Domani (oggi, ndr) avrei dovuto ritornare a Roma dal ministro Urso sulla Bekaert, fabbrica della zona industriale di Cagliari, più di 300 dipendenti a rischio. Ci andrà la presidente Todde. Purtroppo io non posso, seguirò la riunione in call».
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Il restauro
Infine, sulla nipote di Sironi che ha chiesto il restauro della vetrata: «La chiamerò al più presto per ringraziarla. Anche io chiedo che il restauro sia fatto in tempi brevi e sono molto dispiaciuto per il danno: il video mostra chiaramente che non ho colpe. Mi stupisce che essendo nella disponibilità esclusiva dei servizi di sicurezza di un ministero (e quindi riservato) sia stato diffuso pubblicamente già poco dopo il fatto. Materia da garante della privacy? Potrebbe… Ma almeno ha mostrato la verità».
