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Nessuno tocchi Slim Shady, Eminem fa causa all’azienda australiana Swim Shady

18 Novembre 2025 - 16:37 Gabriele Fazio
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Eminem a causa di un disguido linguistico simile nel 2023 ha fatto causa ad un podcast dal titolo Reasonably Shady. Cosa può succedere

«Swim» e «Slim», una lettera e cambia tutto. Una lettera è poca roba ma può rivoluzionare tutto, uno come Eminem, che ha costruito una carriera sulle parole, lo sa bene. Per questo ha deciso di sguinzagliare un team di avvocati e fare causa alla Swim Shady, un’azienda australiana che vende prodotti da spiaggia. La motivazione è che il nome dell’azienda sarebbe troppo simile a quello di Slim Shady, ovvero l’alter ego artistico di Eminem, un nome che il rapper 53enne, all’anagrafe Marshall B. Mathers III, ha registrato come marchio tra il 2000 e il 2004 in tutto il mondo.

Secondo Eminem potrebbe suggerire un suo legame con l’azienda, che ha inaugurato la sua attività lo scorso dicembre, e che usufruirebbe gratuitamente della spinta data dal suo nome.

La risposta di Swim Shady

Jeremy Scott, proprietario di Swim Shady, ha affermato che la sua società combatterà tutte le accuse rivolte da Eminem e che la sua azienda è stata creata esclusivamente «per proteggere le persone dal sole cocente australiano». Le possibilità di averla vinta in realtà ci sono tutte, questo perché Eminem, una volta incassato il successo planetario del suo personaggio Slim Shady, salito all’onore delle cronache specializzate per il successo del brano Stan (ma il personaggio compare per la prima volta in Slim Shady EP almeno tre anni prima), ha registrato il marchio un po’ ovunque, comprese, come si fa di solito, tutte le possibili assonanze.

In Australia ai tempi registrò all’ufficio brevetti «Shady» e «Shady Limited», ma non «Slim Shady», la cui domanda per l’approvazione fu mandata nel gennaio del 2025, ovvero un mese dopo l’apertura della Swim Shady.

Eminem è geloso del suo marchio. I precedenti

Non è la prima volta che il rapper nato a St. Joseph e cresciuto a Detroit fa valere i suoi diritti sulla parola «Shady». Nel 2023 Eminem infatti ha fatto causa a Gizelle Bryant e Robyn Dixon, conduttrici del podcast Reasonably Shady, anche loro accusate di aver violato il marchio; la causa risulta ancora in corso. A proposito di copyright gli è andata meglio, sempre in Australia, nel 2017, ma in quel caso si trattava di musica: il National Party della Nuova Zelanda infatti ha utilizzato parti del suo successo Lose Yourself durante la campagna elettorale e senza chiedere il permesso all’autore. Così ha dovuto risarcire Eminem con 600mila dollari neozelandesi, ovvero quasi 300mila euro.

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