Ultime notizie Atp FinalsDonald TrumpJannik SinnerJeffrey Epstein
CULTURA & SPETTACOLOGermaniaRaiSuicidio assistitoTv

Gemelle Kessler, la scelta di morire fianco a fianco: «L’hanno deciso anni fa, si sono iniettate da sole il siero letale»

18 Novembre 2025 - 08:35 Alba Romano
gemelle kessler morte eutanasia suicidio assistito germania
gemelle kessler morte eutanasia suicidio assistito germania
Wega Wetzel, portavoce di Dghs, la più grande associazione tedesca che si occupa di suicidio assistito, ha raccontato il lungo percorso che ha portato Alice e Ellen a morire nella loro casa in Baviera: «Le abbiamo seguite con un avvocato e un medico. La data? Casuale»

Volevano morire insieme e così hanno fatto le gemelle Kessler. Una decisione, quella di ricorrere al suicidio assistito, che le due artiste avevano maturato diverso tempo fa. Per la precisione «anni fa», come ha spiegato a Repubblica Wega Wetzel, portavoce di Dghs (Deutsche Gesellschaft fuer humanes Sterben), la più antica e grande associazione tedesca che si occupa di suicidio assistito. Dopo un lungo percorso durato mesi, il 17 novembre le gemelle hanno girato la valvola iniettandosi il siero letale: «La data non ha nessun significato particolare, la procedura ha solo bisogno di un po’ di tempo».

La morte delle gemelle Kessler: «Volevano farlo insieme»

«Volevano morire insieme», lo ha ribadito Wetzel sottolineando come le due gemelle fossero davvero inseparabili, in vita e in morte. Nel periodo che precede la morte, ha spiegato la portavoce di gas, «le persone che hanno fatto la scelta vengono accudite da un legale e da un medico, che insieme decidono se ci sono i presupposti». È la stessa trafila che hanno dovuto seguire Alice ed Ellen Kessler.

Il lungo percorso delle gemelle con il medico e il legale

«Hanno ricevuto prima la visita di un legale che doveva assicurarsi che la loro decisione fosse maturata da un tempo sufficiente, che non vedessero alternative, che fosse libera e che non avessero, per esempio, malattie psichiatriche», ha illustrato Wega Wetzel. «In un secondo momento è andato a trovarli un medico. Anche lui per sincerarsi che le due sorelle avessero maturato una “decisione libera e responsabile“. Poi queste due persone hanno continuato a seguire da vicino le gemelle per accertarsi che non avessero proprio più dubbi». In Germania, è possibile ricorrere al suicidio assistito solo in determinate situazioni: in particolare bisogna agire di propria spontanea volontà, essere maggiorenni e avere capacità di intendere e volere. L’assistente non può compiere personalmente l’«azione letale» perché in tal caso sarebbe «eutanasia attiva», che è vietata. 

La morte indolore delle gemelle Kessler

Il 17 novembre è arrivato il giorno che le gemelle aspettavano da tempo. «Al momento della morte sia il legale sia il medico erano presenti», ha raccontato Wetzel. «È il medico a preparare l’infusione, ma deve essere rigorosamente il paziente a girare la valvola perché le venga iniettata. Lì hanno chiesto alle gemelle per un’ultima volta se avessero ben chiaro cosa stessero per fare, se lo volessero davvero. E hanno fatto una prova tecnica con la soluzione salina». Poi, dopo un ultimo controllo per sincerarsi della loro “libera e responsabile decisione”, le gemelle Kessler «hanno potuto iniettarsi la dose letale. La morte in questi casi avviene subito per arresto cardiaco». 

La speranza di Wetzel: «Non c’è solo la Svizzera, si muore con dignità anche qui»

La procedura, dopo la morte, prevede di chiamare immediatamente la polizia, che dovrà sincerarsi che le regole sancite dalla Corte costituzionale tedesca siano state rispettate. Per certificare che sia stato un atto volontario e che nessuno abbia iniettato a terzi il siero fatale, ci sono diversi metodi: «Spesso ci sono dei familiari presenti che poi possono testimoniare che è andata così. Oppure a volte si fanno dei video». Un doppio suicidio assistito che, per il fatto di coinvolgere due personalità molto note, potrebbe accendere un faro su una pratica che deve ancora superare diversi ostacoli legali in molti Paesi europei: «Magari farà capire a molti che non è necessario andare in Svizzera, che si può morire con dignità anche in Germania».

leggi anche