«Lasciamo il mondo insieme», l’ultima lettera delle gemelle Kessler: la sepoltura in due, l’eredità in beneficenza e l’abbonamento disdetto

Nella loro casa funzionava tutto a multipli di due: due erano le porte di ingresso, due i bagni, due le stanze da letto e due le cucine. Quando non erano multiplibe, era perché erano in comune: la palestra così come la stessa villa sdoppiata, in cui gli appartamenti erano divisi da una semplice porta scorrevole. Gemelle fino alla fine, Alice e Ellen Kessler, anzi oltre la fine: «Siamo venute al mondo insieme e lo lasceremo insieme. Non siate tristi, ci rivedremo al settimo cielo», hanno scritto nei due biglietti d’addio autografi che hanno inviato a due care amiche. Un ultimo saluto dopo che, nelle ultime ore, avevano sistemato i loro affari fino all’ultimo centesimo regalando la loro eredità in beneficenza.
I problemi fisici e la depressione: la fatica delle gemelle Kessler
Grünwald, il sobborgo di Monaco di Baviera dove le due gemelle vivevano, è il comune più ricco di Germania. Lì le sorelle si erano piano piano trasformate, da fulcro dell’alta società bavarese ad anziane affaticate. «A Ellen fa male il ginocchio sinistro, a me quello destro», aveva raccontato in un’intervista Alice, perché anche in malattia le due Kessler andavano a braccetto. «Quando lavoriamo in giardino, l’artrosi arriva alla schiena. Queste cose vengono, non importa quanto si sia vissuto in modo sano. Ma le malattie gravi ci sono state risparmiate». La gemella, che secondo le amiche più strette aveva avuto un ictus, era andata un passo oltre: «Ho un pacemaker, poi sono arrivati i ristagni di liquidi. Le pillole mi rendono quasi depressa, mi buttano davvero giù. Non conoscevo prima simili sbalzi d’umore».
L’ultima prima a teatro e l’abbonamento della rivista annullato
Forse anche per questo, per un deperimento lento ma costante che le gemelle hanno sentito entrargli fin dentro le ossa, la decisione di ricorrere al suicidio assistito è maturata nei mesi, anzi negli anni. Le gemelle si sono prese tutto il tempo per spolverare fino all’ultimo angolo del loro lascito. Sono tornate nei ristoranti dove erano habitué, ordinando i loro piatti italiani preferiti nel tavolo riservato a loro. Un ultimo giro a teatro, per la prima della stagione artistica, ma quella volta lo champagne se lo sono evitato. E poi, poche ore prima di iniettarsi il siero fatale con l’aiuto di un medico e un avvocato, hanno annullato l’abbonamento al giornale Abendzeitung. Una scelta che hanno comunicato direttamente al direttore del giornale con una lettera stampata in cui si comunicava che lo avrebbero disdetto il 30 novembre. Una data poi cancellata e corretta a penna blu: «Fino al 17 novembre».
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Da ultimissime le due più care amiche: la presentatrice televisiva Carolin Reiber, loro vicina di casa, e la cantante e attrice Bibi Johns. È a loro che è stato recapitato un pacco dalle gemelle Kessler, con sopra scritta una avvertenza: «Non aprire prima del 18 novembre». Arrivato il giorno, Reiber ha aperto lo scatolone. Al suo interno una collana di giada, una di quelle che aveva visto al collo delle gemelle e che aveva sempre invidiato loro. E poi l’ultima lettera: «Siamo grati che esista la morte assistita. Ci ha sicuramente risparmiato molto. Siamo venute al mondo insieme e lo lasceremo insieme. Non siate tristi. Ci rivedremo al settimo cielo». Ora Alice ed Ellen Kessler riposano una accanto all’altra, anzi insieme nella stessa urna. Accanto c’è mamma Elsa, perché per una volta la coppia perfetta ha fatto uno strappo alla regola diventando un trio.
