«Ti piscio sulla bara», chiesto l’ergastolo per Gianluca Molinaro. L’omicidio della ex Manuela Petrangeli «frutto della brutalità del patriarcato»

La rottura, poi una persecuzione lunga mesi e rinvigorita dal fatto che lui avesse scelto di separarsi da Manuela Petrangeli perché temeva lei avesse una relazione parallela. Infine gli spari con un fucile a canne mozze appena la donna è uscita dal suo posto di lavoro, la casa di cura Villa Sandra a Roma dove la 50enne lavorava come fisioterapista. La procura di Roma ha chiesto l’ergastolo per Gianluca Molinaro, ex compagno della vittima reo confesso di averla uccisa il 4 luglio 2024 e accusato anche di atti persecutori aggravati. Secondo i pm, infatti, «non c’è spazio per nessuna attenuante».
Le minacce via messaggio
La martellava di messaggi, la perseguitava con minacce che non permettevano alla donna – che con l’uomo aveva avuto un figlio di 9 anni – di vivere la sua vita in serenità. «Ti vengo a pisciare sulla bara», le scriveva. «Mi prenderò la mia rivincita. Sarà spaventosa per te e per lui, una vendetta che ti segnerà per sempre», diceva riferendosi al fantomatico amante ella ex compagna. Oppure: «Mi farò tipo Hannibal Lecter», riferendosi al celebre serial killer cannibale del Silenzio degli innocenti.
L’omicidio di Manuela Petrangeli e il messaggio alla ex
L’agguato è avvenuto il 4 luglio 2024 in via degli Orseolo, tra Portuense e Casetta Mattei. L’ha attesa in macchina e, senza nemmeno scendere, ha sparato. Poi ha contattato un’altra ex compagna, Debora Notari, scrivendole: «Gli ho sparato du’ botti». Sarà lei a chiamare i carabinieri e lei a rimanere al telefono con l’uomo fino a quando, un’ora dopo, lui si recherà in caserma per costituirsi. «Petrangeli era una donna forte e determinata ed è stata barbaramente uccisa da un uomo vittima di sé stesso e delle sue ossessioni patologiche», ha detto nella sua requisitoria la pm Antonella Pandolfi. Petrangeli è, secondo la procura, «vittima del più brutale arcaico e ancestrale modello del patriarcato nella relazione uomo-donna, frutto di stereotipi che Molinaro ha interpretato nel peggior modo possibile».
La richiesta della procura: «Ergastolo e isolamento diurno»
Per le due condanne per aggressione passate, per la persecuzione a cui ha condannato la ex compagna e per il suo omicidio spietato la procura di Roma ha chiesto la condanna all’ergastolo dell’uomo: «Non c’è spazio per nessuna attenuante, si poteva contestare anzi l’aggravante dei futili motivi». Oltre al fine pena mai, l’accusa ha chiesto l’isolamento diurno dell’uomo per 18 mesi.
