«Non si può fumare qui» e il parroco viene preso a schiaffi e minacciato. L’aggressione dentro la basilica di Imperia – Il video
Preso a schiaffi, minacciato e insultato da un uomo perché gli aveva intimato di spegnere la sigaretta che si stava fumando tranquillamente nella basilica di San Giovanni a Imperia Oneglia. È quello che è successo lo scorso sabato 22 novembre al parroco Alessandro Ferrua, che è stato costretto a quel punto a sporgere denuncia. «Non è questo il modo di reagire», ha commentato il religioso parlando con Il Secolo XIX. Mentre il fumatore incallito, un uomo 50enne, è stato poi fermato da una pattuglia per le vie della città.
Il sabato “normale” in basilica
È stata un aggressione improvvisa e inaspettata. Erano circa le 15.30 e le porte della chiesa erano aperte per permettere il solito via vai di persone. All’interno della basilica – come si sente anche dal video – l’organista si stava esercitando in vista della messa vigilare e di quelle festive della domenica. Lo stesso don Alessandro Ferrua aveva indossato il giaccone, pronto a uscire dal luogo di culto e recarsi in visita a un malato. È stato proprio a quel punto che ha notato il 50enne che, seduto su una panca della chiesa, stava fumando una sigaretta.
Le minacce, lo schiaffone e i pugni
«Quando l’ho visto, gli ho detto di uscire per fumare», ha raccontato Ferrua. L’uomo però si sarebbe alzato e avrebbe iniziato a protestare ad alta voce e a insultare il parroco, fino a caricare il braccio destro e colpirlo in faccia con un rumoroso schiaffo. La discussione è continuata per diversi secondi, durante i quali il 50enne ha più volte minacciato il religioso sventolandogli un pugno davanti agli occhi. La situazione, ripresa da un presente con il cellulare, è poi tornata alla normalità quando l’uomo è uscito dalla basilica. «Ha continuato a gridare, mi ha farfugliato qualcosa ma non ho ben capito cosa ha detto. So che è stato fermato dopo da una pattuglia perché continuava a dare in escandescenze in città».
La denuncia del religioso
Il parroco Alessandro Ferrua, dopo l’aggressione, ha denunciato il tutto alle forze dell’ordine. «Il gesto si commenta da solo», ha spiegato. “È spropositato rispetto al rimprovero. Non so se l’uomo fosse già alterato per problemi suoi, ma di sicuro questo non è il modo corretto di reagire».
