Camionisti in protesta contro il prezzo del carburante? I video sono tutti generati con l’AI

Una serie di video diffusi dallo stesso account Facebook racconta presunte proteste dei camionisti contro il costo del carburante. In realtà, i contenuti virali non documentano alcuna protesta realmente accaduta: sono clip generate con l’intelligenza artificiale, costruite per sembrare autentiche e alimentare una narrazione già vista, come nel caso documentato da Open nel novembre 2025.
Per chi ha fretta:
- Nessuna protesta reale di camionisti è avvenuta nei giorni in cui i video sono stati pubblicati.
- Tutti i filmati provengono dallo stesso account Facebook, che diffonde contenuti creati con IA.
- Le clip presentano numerosi errori tipici dei video generati con Ai: targhe indecifrabili, marchi inesistenti, oggetti deformati, sovrapposizioni impossibili, espressioni innaturali.
- In alcuni video compaiono anche segnali stradali sbagliati per colore e forma.
Analisi
Tutti i video oggetto di verifica provengono dalla stessa pagina Facebook con un distinto seguito, che pubblica contenuti etichettati come “video divertenti” o “ricostruzioni di fatti realmente accaduti”. In questo caso, però, la dicitura è fuorviante dato che i filmati in analisi sono interamente generati dall’Ai.

La pagina ripropone una narrazione già diffusa in passato, quella di presunti scioperi e proteste di camionisti contro il prezzo del carburante. Nessuna di queste proteste è mai stata confermata da fonti ufficiali.
Marchi inesistenti, targhe illeggibili e oggetti impossibili
Molti video mostrano veicoli con marchi che non corrispondono a nessuna casa automobilistica conosciuta, oppure targhe perfettamente visibili ma composte da numeri e lettere indecifrabili.

Un altro dettaglio ricorrente riguarda gli interni dei mezzi: schermi di navigazione che sembrano adesivi, pulsanti deformati e oggetti che non rispondono ai movimenti del veicolo, come una tazza di caffè che resta perfettamente immobile mentre il camion oscilla.

Anche le scritte sui distributori di carburante sono piene di lettere confuse e nomi di brand inesistenti, un segno tipico di rendering difettoso.

Volti troppo levigati, espressioni innaturali e movimenti incoerenti
I presunti camionisti hanno spesso volti eccessivamente lisci e privi di imperfezioni, caratteristiche tipiche dei modelli video IA. Le espressioni sono rigide e innaturali, e i movimenti incoerenti con la scena. In un video, l’uomo alla guida sembra guardare costantemente nella direzione sbagliata, né verso la strada né verso il ciclista che dovrebbe “riprendere”. In un altro, un cavo appare avvolto attorno alla gamba del camionista, ma emerge dal nulla e scompare dietro di lui.

Oggetti e persone che si sovrappongono
Diversi filmati mostrano errori di composizione: auto che si sovrappongono parzialmente senza rispettare prospettive e distanze, oppure persone che si confondono con lo sfondo o con i veicoli. In un video, le auto che passano vicino ad un ciclista ripreso dal camionista non appaiono sullo schermo del telefono mostrato in scena, anche se dovrebbero essere inquadrate se la scena fosse autentica.

In più, le tendine rosse nella cabina di uno dei camion restano immobili nonostante il mezzo sembri sobbalzare, stessa cosa succede ad una tazza di caffè, un ulteriore segno della natura artificiale del contenuto.
Segnali e strade sbagliate
Un dettaglio evidente è la presenza di segnali stradali con colori errati: sulle autostrade italiane la segnaletica è di colore verde, ma nei video circolati i cartelli sono blu, tipici delle strade statali o regionali.

Anche la forma delle uscite e la conformazione delle carreggiate non corrispondono alla segnaletica autostradale reale.
Conclusioni
I video dei camionisti infuriati che protestano contro il prezzo del carburante non documentano alcun fatto reale. Provengono tutti da un unico account Facebook che diffonde contenuti creati con l’intelligenza artificiale, e presentano una lunga serie di incongruenze.
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