Questi video delle migranti intervistate dal TG5 sono generati con l’Ai

Ultimamente sui social circolano diversi video che mostrano presunte interviste per strada a donne nere appena arrivate in Italia, le quali dichiarano di ricevere fino a 2.200–2.250 euro al mese grazie all’Assegno unico e all’Assegno di inclusione. I filmati, presentati come servizi del TG5, hanno raggiunto migliaia di commenti e condivisioni, scatenando indignazione e insulti contro le persone migranti. Ma nulla di ciò che mostrano è reale. Le clip infatti sono tutte state realizzate con l’Ai.
Per chi ha fretta:
- I video non sono servizi del TG5: sono clip generate con l’intelligenza artificiale.
- Un account Facebook diffonde questi contenuti spacciandoli per “ricostruzioni di fatti reali”, ma si tratta di storie false.
- Le donne intervistate non esistono: in due video diversi compaiono volti differenti ma con gli stessi identici abiti e lo stesso copione.
- I loghi del TG5 e il microfono sono falsi.
- I video fanno affermazioni false: Assegno unico e Assegno di inclusione non vengono erogati automaticamente ai migranti appena arrivati in Italia, per ottenerli infatti bisogna soddisfare specifici requisiti incompatibili con le storie raccontate nei video.
Analisi
I tre video circolano principalmente su Facebook, pubblicati da un canale che si autodefinisce “Diffusore di video per boomer incazzati. Video divertenti e ricostruzioni di fatti realmente accaduti”. Solo raramente l’account specifica che alcuni contenuti sono generati con l’AI, ma la grafica scelta e la presentazione imitano deliberatamente i servizi televisivi per farli passare come veri. La “ricetta” del video è sempre la stessa: una donna nera, presentata come “migrante arrivata da pochi mesi in Italia”, viene intervistata da un presunto giornalista. Alla domanda “Come fai a mantenerti?” la donna risponde che non lavora, ha una famiglia di cinque persone e riceve ogni mese “l’assegno unico e l’assegno di inclusione”, per un totale tra 2.200 e 2.250 euro. Alla fine ringrazia “gli italiani” per la generosità. I video hanno generato migliaia di condivisioni e commenti di cui la maggior parte degli italiani indignati e che insultano i migranti.
Le prove dell’Ai
Oltre all’assenza totale di conferme da parte del TG5, i filmati presentano numerosi elementi che indicano la natura artificiale. Le protagoniste non sono persone reali: due di loro hanno volti diversi ma indossano gli stessi identici vestiti e recitano lo stesso copione, con pause e movimenti labiali quasi sovrapponibili.

La pelle appare troppo liscia, i movimenti sono poco naturali; inoltre, il microfono e il logo TG5 non sono autentici.

L’obiettivo è quello di sfruttare un tema politicamente sensibile e generare rabbia, commenti e condivisioni, aumentando la visibilità dell’account che li produce. Infine, le affermazioni contenute nei video sono false perché né l’Assegno unico né l’Assegno di inclusione vengono erogati automaticamente a chi arriva in Italia: entrambi richiedono requisiti precisi di cittadinanza, residenza stabile e dichiarazione ISEE. I sussidi citati possono essere richiesti solo dopo anni di residenza continuativa e documentata, condizioni incompatibili con le storie raccontate nei video, che parlano di persone “arrivate da pochi mesi”.
Conclusioni
I video delle presunte “migranti intervistate dal TG5” non raccontano fatti veri: sono creati con l’intelligenza artificiale e diffusi da una pagina che punta solo a provocare reazioni e ottenere condivisioni e like.
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