Francesca Albanese e il caso dei “distintivi filorussi” al corteo di Genova

Durante la manifestazione per lo sciopero generale del 28 novembre 2025, Francesca Albanese è stata ripresa mentre attraversava i vicoli di Genova accompagnata da alcuni membri del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP). A rilanciare le immagini su X è stato Matteo Pugliese, senior analyst del think tank Debunk.org, sostenendo che la relatrice Onu per i Territori palestinesi si sarebbe fatta «letteralmente scortare» da membri del collettivo che indossavano «distintivo filorusso coi colori di San Giorgio, usato dalla propaganda putiniana per giustificare l’occupazione e il massacro in Ucraina». Il badge, indicato nelle immagini da Pugliese, riporta le scritte “Working Class Combat – Ghost Brigade”.

I segnali identificati dall’analista
In allegato al post su X, Pugliese cita un suo thread del 7 settembre 2025 in cui ricostruisce, dal suo punto di vista, una lunga serie di segnali che collegherebbero il CALP a posizioni apertamente filorusse.

Nei post, segnala l’uso delle casacche mimetiche con il distintivo della “Ghost Brigade”, la presenza dei colori nero-arancio di San Giorgio, la bandiera della Novorossija esposta nel 2022, il rogo di un simbolo del battaglione ucraino Azov e le partecipazioni a dibattiti su canali considerati filorussi come OttolinaTV.

Secondo Pugliese, questi elementi mostrerebbero una continuità politica che va oltre le iniziative sindacali del collettivo: «Sono apertamente schierati col regime di Putin», scrive l’analista, aggiungendo che i comunicati del gruppo, negli ultimi anni, sarebbero «intrisi della più becera propaganda del Cremlino».

Nel thread, Pugliese si dice preoccupato che il CALP stia venendo legittimato da una nuova ondata di popolarità sui social, citando anche la partecipazione della sindaca di Genova, Silvia Salis, a un’iniziativa condivisa con il collettivo.
