Appendono cinque palle come addobbo di Natale ma i vicini si infuriano: «Sono da compleanno, toglietele». È scontro in un condominio a Senigallia

Se è vero che a Natale si è tutti più buoni, non vale per i giorni precedenti. A maggior ragione quando si tratta di screzi condominiali proprio riguardo a decorazioni festive. Nel caso di un condominio a Senigallia, in via Campo Boario 5, si tratta di cinque palle di Natale. Un addobbo che una famiglia ha deciso di appendere all’esterno del loro appartamento, da una finestra all’altra, e che ha infastidito non poco alcuni condomini. Tanto da spingerli a ottenere dall’amministratore l’ordine di rimozione. Il motivo? «Sembrano più addobbi da compleanno che natalizi».
Il racconto della residente: «Hanno minacciato sanzioni»
A raccontare la storia è Il Messaggero, secondo cui la famiglia – dopo essersi rifiutata di tirare giù le decorazioni – sarebbe stata raggiunta da una seconda sollecitazione e dalla minaccia di adire le vie legali se si fossero ancora opposti. «I condomini e l’amministratore hanno esplicitamente chiesto la rimozione tempestiva degli addobbiposti nello spazio esterno di casa mia minacciando sanzioni e l’intervento di un legale: tutto questo solamente perché non è di loro gradimento», ha spiegato la residente. «Dicono che più che Natale sembra un compleanno. Ma così offendono noi e soprattutto la gioiosa festività religiosa del Natale».
L’avviso all’amministratore e le contestazioni via mail
«Il nostro intento, comune a tanti credenti, è stato quello di esaltare e celebrare il Natale al meglio possibile, condividendo gioia, calore e sorrisi», ha spiegato ancora la donna. «Ci dispiace che non tutti condividano lo stesso pensiero ma è nostro diritto difenderci contro chi ci vuole togliere il Natale». La famiglia non intende arretrare, non ora né mai. Soprattutto perché nei giorni precedenti, il 25 novembre, aveva già informato l’amministratore del condominio riguardo alla sua volontà di montare gli addobbi e non gli era stata mossa nessuna contestazione. Se non il 1° dicembre, quando è giunta la prima mail spinta dalle contestazioni dei condomini.
