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Le partite dei Mondiali divise in quattro quarti, la Fifa e i “cooling break” estesi: così ci guadagnano le tv

09 Dicembre 2025 - 08:33 Alba Romano
cooling break mondiali partite tempi pubblicita
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Le pause, una per tempo, dureranno tre minuti a prescindere dalle condizioni atmosferiche. In quel lasso di tempo le emittenti potranno trasmettere spot pubblicitari, rimpolpando gli introiti

Saranno divise in quattro quarti le partite del Mondiale di calcio 2026. Una rivoluzione già testata sui campi americani durante la Coppa del mondo per Club della passata estate e che, nel più grande e più visto evento sportivo al mondo, colorerà ancora di più la palla rotonda a stelle e strisce. La novità non è, almeno in teoria, una vera e propria novità. I cooling break, brevi pause per permettere ai giocatori di reidratarsi, si vedono sempre più spesso quando le temperature sono eccessivamente elevate. Questa volta, però, sembra esserci qualcosa di più. 

Quando e perché si faranno i “cooling break”

I cooling break saranno uno per tempo e spezzeranno quasi esattamente a metà i due tempi: al 22esimo minuto e al 67esimo minuto. Di fatto, è una divisione in quattro quarti esattamente speculare a quella dei principali sport americani come il football e il basket. Per la Fifa, come ha spiegato nel comunicato ufficiale, si tratta di una misura fatta in primis per la sicurezza dei giocatori. Pochi mesi fa, su quegli stessi campi americani, un’ondata di caldo aveva reso davvero difficile le prestazioni di calciatori che si trascinavano sulle spalle e sulle gambe una stagione già lunga nove mesi. Anche per questo, rispetto alla Coppa del mondo per Club, la Fifa ha optato per slot orari che escludessero completamente di giocare in pieno pomeriggio negli stadi all’aperto. Insomma, giocare alle 15 (ora locale) sarà possibile solo in strutture chiuse e climatizzate

Le condizioni per i “cooling break”: «A prescindere dal meteo»

Ci sono però molti elementi in più. È la stessa Fifa ad aver specificato che questi cooling break avverranno a prescindere dalle condizioni atmosferiche e dalla tipologia di stadio. Il messaggio è chiaro: il caldo c’entra, ma fino a un certo punto. In quelle pause refrigeranti, che dureranno all’incirca 3 minuti, sarà possibile per gli allenatori dare indicazioni tattiche ai giocatori: una sorta di time-out, durante cui il cronometro non si fermerà. Il tempo sarà poi riguadagnato nei minuti di recupero al termine di entrambi i tempi. 

Il grande guadagno televisivo

E poi c’è la grande novità, quella che ha fatto storcere il naso a molti fan del calcio. In quei tre minuti di cooling break, un tempo insolitamente lungo per quella che dovrebbe essere una rapida pausa rinfrescante, le televisioni saranno «libere di trasmettere spot pubblicitari». In un mercato come quello americano dove gli ads valgono anche milioni di dollari – si pensi al Super Bowl dove 30 secondi di tv arrivano a costare oltre 7 milioni – era quasi inevitabile che anche la Fifa sarebbe caduta nella trappola dei maxi introiti. Anche al costo di snaturare i classici due tempi calcistici spezzandoli con pause che, almeno per il momento, sembrano fermare il gioco per troppo tempo. La riforma è stata approvata al margine della cerimonia del sorteggio mondiale dalla Fifa, dagli allenatori delle squadre e, ovviamente, dalle emittenti televisive

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