Amazon deve versare 723 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate: l’accordo raggiunto al posto dei 3 miliardi chiesti dalla procura

Amazon ha raggiunto un accordo con il fisco italiano che porterà il gruppo a versare in tutto 723 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate. L’intesa prevede il pagamento immediato di 511 milioni di euro, a cui si aggiungono i 212 milioni già corrisposti nei giorni scorsi da Amazon Logistica e Amazon Italia Transport. Le definizioni arrivano al termine delle indagini condotte dalla guardia di finanza e dall’Agenzia delle Entrate sotto il coordinamento della procura di Milano. Il pagamento chiude, infatti, la parte fiscale di un’inchiesta che riguardava l’evasione dell’Iva sulle vendite online effettuate nel 2019-2021 da venditori extraeuropei, per circa il 70% cinesi, attivi sulla piattaforma di Amazon. Gli oltre 700 milioni di euro che Amazon deve versare sono una cifra molto elevata, ma decisamente più bassa rispetto ai quasi 3 miliardi contestati inizialmente tra imposte, interessi e sanzioni.
Perché Amazon è stata indagata
La procura di Milano aveva indagato Amazon per «dichiarazione fraudolenta». Al centro dell’inchiesta del pm Elio Ramondini c’era il funzionamento dell’algoritmo predittivo della piattaforma, analizzato anche grazie alla capacità di calcolo dei sistemi Sogei e la presunta indifferenza verso gli obblighi fiscali legati ai prodotti venduti sul marketplace da soggetti extraeuropei. Secondo l’accusa, il colosso guidato da Jeff Bezos avrebbe concorso all’evasione omettendo di fornire all’Agenzia delle Entrate i dati necessari per identificare i venditori extra Ue responsabili del versamento dell’Iva l 22%.
