Meloni premiata dai conservatori europei: «Esserlo significa difendere ciò che si ama e farlo oggi è rivoluzionario» – Il video
«Ringrazio tutti i membri della fondazione New Direction per avermi onorato con questo premio dedicato a una donna che ha lasciato il segno nel XX secolo ed è passata alla storia per il suo coraggio, le sue idee, ma soprattutto per la libertà con cui ha espresso tali idee senza temere di andare controcorrente quando era semplicemente importante farlo per il popolo e per il Paese. Quindi non credo di meritarmelo, onestamente parlando, c’è ancora molto lavoro da fare e molto da dimostrare per arrivare a quel livello. Stiamo semplicemente cercando di fare del nostro meglio. Io mi considero principalmente un soldato, un soldato al servizio di un’idea, quindi grazie per questo premio». Queste le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, premiata alla prima edizione dei “Margaret Thatcher Awards”, evento organizzato presso l’Acquario Romano da New Direction, il think tank della famiglia dei Conservatori europei. Meloni ha parlato quando ha ricevuto il premio durante la cena evento. La premier si trovava al tavolo con Ignazio La Russa, Lord Michael Gove, già ministro del Regno Unito e editor di The Spectator, Nicola Procaccini, il filosofo Remi Brague e la bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya, perseguitata dal regime di Lukashenko.
«Essere conservatori significa difendere ciò che si ama»
«Essere conservatori significa difendere ciò che si ama, ciò che ci ha resi ciò che siamo. Tuttavia, sapete meglio di me che al giorno d’oggi, in quest’epoca, farlo è diventato qualcosa di rivoluzionario, perché il mondo in cui viviamo ci spinge nella direzione opposta. Il conservatorismo è l’antidoto a una civiltà che non crede più in se stessa, ma la verità è che, come sempre, se distruggi ciò che sei, se distruggi le tue origini, non sarai niente di meglio. Noi saremo, voi sarete semplicemente più deboli, più timorosi, perché alla fine solo le identità forti non temono gli altri», ha dichiarato Meloni. «Quindi anche quando ci dicono che dobbiamo nascondere la nostra identità perché non siamo aperti agli altri, è esattamente il contrario. Si temono gli altri, si temono le altre identità se non si sa chi si è, perché se si sa chi si è, se si è orgogliosi di chi si è, non si teme nulla e nessuno, e si può imparare dagli altri. E si possono rispettare gli altri – ha aggiunto la premier -. Ma non si possono rispettare gli altri se non si cerca di capirli, non si può chiedere rispetto se non si difende ciò che si è e non si cerca di dimostrarlo. E questo è il lavoro che cerchiamo di fare ogni giorno, non perché vogliamo guardare indietro, ma perché vogliamo andare avanti, semplicemente perché quando si imparano le lezioni del passato, allora si può saltare nel futuro». «Questo è il lavoro che ogni conservatore fa ed è per questo che voglio ringraziarvi per far parte di questa famiglia, per combattere in un campo in cui sappiamo che non è facile combattere, ma semplicemente perché non facciamo ciò che facciamo perché è facile o difficile, facciamo ciò che facciamo perché è giusto o non lo è. E sappiamo di essere dalla parte giusta della storia», ha concluso Meloni.
Cosa sono i Margaret Thatcher Awards (e chi altro li ha presi)
Si tratta di un riconoscimento dedicato a personalità che, con il loro operato, hanno contribuito a interpretare, promuovere e rafforzare i valori e le idee del pensiero conservatore. «L’evento – spiega una nota – ha riunito policy makers, studiosi e leader politici europei e internazionali, celebrando l’eredita’ intellettuale e politica della piu’ iconica figura del conservatorismo contemporaneo. La prima edizione del premio vede la partecipazione e il riconoscimento a personalità di spicco della politica, della cultura, dello sport e dell’imprenditoria: la premier Giorgia Meloni, Re’mi Brague, storico e filosofo francese; Michael Gove, già ministro del Regno Unito e editor di The Spectator, di Sviatlana Tsikhanouskaya, Head of the United Transitional Cabinet (Bielorussia), Jack Nicklaus, Golfista professionista». Tra gli ospiti istituzionali Nicola Procaccini (Ecr), Raffaele Fitto, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, ministri e sottosegretari del governo italiano ed europarlamentari italiani con il capo delegazione di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza.
