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«Attacco Usa a una nave cinese diretta in Iran». Wall street Journal: l’abbordaggio delle forze speciali americane al mercantile con il carico sospetto

13 Dicembre 2025 - 13:08 Ugo Milano
abbordaggio cina iran armi missili
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L'azione militare è avvenuta un mese fa al largo delle coste dello Sri Lanka. I militari hanno confiscato una serie di materiali “dual use”, a uso sia civile che militare

Un abbordaggio da film, con i reparti speciali e il supporto della marina militare, per bloccare al largo dell’Oceano Indiano un mercantile cinese che avrebbe avuto a bordo tecnologia militare da consegnare all’Iran. L’operazione, portata a termine con successo dall’esercito americano, è avvenuta un mese fa non lontano dallo Sri Lanka. I militari, una volta saliti a bordo della nave, hanno confiscato numerose componenti. Secondo l’intelligence, sarebbe stato materiale poi usato da Teheran per ridare vigore al reparto missilistico dopo che, negli scorsi mesi, un attacco combinato tra Tati Uniti e Israele ha quasi azzerato le difese iraniana. 

I rischi, il commercio Cina-Iran e l’intervento americano

A rivelare dell’abbordaggio è stato il Wall Street Journal, secondo cui la missione sarebbe stata affidata alle Special Forces. Il cargo era partito da un porto cinese ed era diretto a uno scalo iraniano. A bordo materiale cosiddetto dual use, che può essere quindi sfruttato per progetti civili tanto quanto militari. Un assalto in acque asiatiche, ben lontano dalle coste americane, spinto dal timore di una ripresa militare dell’Iran. Secondo gli esperti Teheran si sarebbe rivolta a Pechino, suo stretto alleato commerciale, proprio per rimettere in sesto la catena produttiva dei missili a lungo raggio. Stando ad alcune indiscrezioni, nelle passate settimane dalla Cina sono già entrate in territorio iraniano diverse partite di componenti chimiche da usare per il combustibile dei missili. 

Il nuovo interventismo americano

Al di là dell’importanza di un gesto simile a livello geopolitico, è ormai chiaro che il nuovo dipartimento della Guerra di Pete Hegseth abbia improntato la sua attività non tanto sul contenimento quanto sull’aggressione dei possibili pericoli. Lo si era visto già con la partecipazione al massiccio bombardamento con cui gli Usa hanno colpito i siti nucleari iraniani con i loro super bombardieri. È stato confermato diverse volte nella gestione della crisi con il Venezuela e nella guerra ai presunti “narcos”, durante cui gli Stati Uniti si sono spinti a sequestrare una petroliera al largo di Caracas per mmettere ulteriore pressione sul governo del presidente del Paese sudamericano. 

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