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Perché Netanyahu se l’è presa con l’Australia. Gli attacchi alle sinagoghe e quel coro «Gasate gli ebrei» solo due giorni dopo il 7 ottobre – Il video

15 Dicembre 2025 - 20:44 Alba Romano
australia antisemitismo
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Ci sono diversi precedenti prima dell'attacco antisemita di Bondi Beach. E una lettera del premier israeliano al primo ministro Anthony Albanese

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, all’indomani dell’attentato antisemita a Bondi Beach, ha dichiarato che l’Australia «ha gettato benzina sul fuoco dell’antisemitismo». Ha ricordato di aver inviato una lettera ad agosto al primo ministro australiano Anthony Albanese. E cita l’odio «per gli ebrei che ora infesta le vostre strade. L’antisemitismo è un cancro. Si diffonde quando i leader rimangono in silenzio. Dovete sostituire la debolezza con l’azione». Netanyahu ha inoltre dichiarato: «Continueremo a denunciare coloro che non denunciano, ma incoraggiano. Continueremo a chiedere loro di fare ciò che viene richiesto ai leader delle nazioni libere. Non ci arrenderemo, non abbasseremo la testa, continueremo a combattere come hanno fatto i nostri antenati».

«Gasate gli ebrei»

C’è un precedente eloquente. Come ricorda il giornalista Marco Fattorini su X, correva il 9 ottobre 2023, appena 48 ore dopo l’attacco terroristico di Hamas in Israele, quando a Sidney è successo un episodio molto grave, che ha scatenato polemiche per settimane. Davanti all’Opera House, che per l’occasione il governo del New South Wales aveva illuminato con i colori della bandiera israeliana, in segno di solidarietà, si era tenuta anche una marcia filopalestinese. Alcuni dei presenti proPal hanno gridato «Gasate gli ebrei». Le immagini hanno talmente colpito l’opinione pubblica che molti hanno cercato di derubricare il coro a «dove sono gli ebrei». Una frase che, anche se fosse state corretta, suonava comunque antisemita. Non solo, negli ultimi sei-dodici mesi ci sono stati attentati incendiari alle sinagoghe, attacchi alle proprietà ebraiche. Alcuni di questi, secondo il governo australiano, sono stati sponsorizzati dall’Iran. Anche se il paese arabo ha negato le accuse per ben due episodi collegabili l’Australia ha ritenuto di dover espellere l’ambasciatore iraniano.

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