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Con l’elicottero sulle piste da sci perché ha fretta di sciare: «Ma qui lo difendiamo tutti»

15 Dicembre 2025 - 07:16 Alba Romano
bortolo giorgio oliva imprenditore elicottero
bortolo giorgio oliva imprenditore elicottero
L'imprenditore bresciano Bortolo Giorgio Oliva lo ha fatto di nuovo. E ora rischia la patente di volo

L’imprenditore Bortolo Giorgio Oliva, 66 anni, lo ha fatto di nuovo. È partito con l’elicottero dalla sua azienda Olifer srl in via Marconi a Odolo (Brescia). Per atterrare direttamente sulle piste da sci di Maniva. Lo aveva già fatto ad aprile e aveva dovuto pagare una multa da duemila euro. «Non ho tempo, avevo fretta e volevo sciare» ha detto entrambe le volte. «È vero, sciare è la sua più grande passione da sempre, forse l’unica che si concede. Dubito che possa trovarlo a casa, sarà sulla neve di sicuro», conferma un suo ex dipendente al Corriere della Sera.

L’imprenditore, la pista da sci e l’elicottero

I clienti dell’azienda ridono tra di loro: «Ma hai letto del Giorgio?!». Con i giornalisti però dicono altro: «Ce lo avete massacrato, qui lo difendiamo tutti». E lo raccontano: «È una bravissima persona, un uomo buono, generoso: a dispetto delle impressioni, non è un tipo che ostenta ricchezza o conduce una vita sopra le righe esibendo le sue possibilità. Un uomo semplice». Pausa. «Ho lavorato nella sua azienda per vent’anni, per me è stata una seconda famiglia. Hanno dato un’occupazione a tante persone, Giorgio è nato qui, gli vogliamo tutti bene: la sua è una grande dinastia di industriali».

Chi è Bortolo Giorgio Oliva

Il padre Carlo è morto nel 2024 a 98 anni. La Olifer fa parte del gruppo Olifin, che comprende anche la Iro (Industrie riunite odolesi), di cui Giorgio è presidente, e la Olivatt. Ha tre figli, due femmine e un maschio, «ha ereditato un impero da gestire e lo ha portato avanti». Sabato in paese tutti l’hanno sentito rientrare in elicottero da Bagolino. «Questa cosa non riesce proprio a evitarla a quanto pare, nonostante quello che è successo…». Nel 2020, mentre Oliva volava su un Robinson R44, in compagnia del suo amico Alfredo Buda, 59 anni, si è schiantato contro il Monte Rosa. Per Buda non ci fu nulla da fare, Oliva fu ricoverato in terapia intensiva a Berna. «Fu una tragedia, ci stette malissimo», dicono gli amici.

Il processo

Al processo per omicidio colposo ha patteggiato otto mesi. Secondo una perizia, quel giorno avrebbe volato senza le condizioni di sicurezza necessarie a causa della troppa nebbia in quota. Ora rischia la revoca del titolo di volo e di finire di nuovo in tribunale. Nelle scorse settimane la Forestale ha sequestrato un’area di circa 4.500 metri. In sei, compreso il 66enne, sono stati denunciati per gestione di rifiuti non autorizzata. Il cartello dei lavori edili è ben visibile vicino all’ingresso chiuso della grande fabbrica.