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Sorpresa dal bilancio del Senato: Ignazio La Russa ha perdonato gli assenteisti. E a tutti i senatori è stata pagata senza multe la diaria mensile da 3.500 euro netti

17 Dicembre 2025 - 21:54 Fosca Bincher
la russa diaria
la russa diaria
C’è perfino un piccolo giallo, perché secondo i conti interni sono stati pagati 1.750 euro più del dovuto. Mai fatta una trattenuta secondo quanto prevede il regolamento. Eppure la sola senatrice sempre presente risulta la leghista Erika Stefani

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, per i Senatori fa Babbo Natale, e non solo in questi giorni: ogni giorno dell’anno. Con lo spirito delle feste con cui tutto si dimentica ha perdonato i colleghi che ogni tanto marcano visita in aula o nelle giunte e nelle commissioni, non trattenendo nemmeno un euro a nessuno di loro della diaria (3.500 euro al mese netti) per rimborsare le spese di soggiorno a Roma, come invece prevederebbe il regolamento di cui il presidente è garante. Ma La Russa ha accettato anche la più strampalata giustificazione dell’ultimo dei senatori, e ha condonato a tutti per un anno le multe che avrebbe dovuto erogare. La sorpresa viene dai conti ufficiali interni dell’assemblea di palazzo Madama.

L’aula del Senato

I conti del 2024 rendono certo il perdono/condono sulle assenze di tutti i senatori

Il 16 dicembre, infatti, in consiglio di presidenza del Senato, è stato approvato il consuntivo del bilancio interno del 2024 e il bilancio di previsione per il 2025, con un discreto ritardo sui tempi di marcia, tanto è che lo stesso La Russa ha dovuto autorizzare con suo decreto l’esercizio provvisorio per l’anno in corso. Ma la sorpresa sulla diaria viene proprio dai conti consuntivi per il 2024, quelli che certificano quanto è stato pagato davvero a tutti i senatori nei 12 mesi. A quella voce è stata infatti registrata una spesa di 8.611.750 euro, perfino un pizzico superiore al dovuto. Perché i calcoli si fanno in fretta. A Palazzo Madama siedono 200 senatori e 5 senatori a vita. Se per 12 mesi a tutti e 205 i senatori fosse sempre stata pagata intera senza trattenute e multe la diaria di 3.500 euro il costo finale sarebbe di 8.610.000 euro. C’è quindi un misterioso pagamento extra di 1.750 euro, ma soprattutto c’è la certezza che a ognuno siano sempre state pagate le assenze dalle votazioni in aula e in commissione.

La senatrice Erika Stefani, la sola sempre presente in Senato

Solo la leghista Erika Stefani sempre presente da inizio legislatura. Eppure…

Secondo il regolamento la diaria da 3.500 euro netti al mese dovrebbe rimborsare le spese di vitto e alloggio a Roma dei parlamentari. Viene corrisposta a tutti, irrazionalmente anche ai senatori e ai deputati che prima di essere eletti vivevano già a Roma e dintorni, per cui almeno la spesa per dormire nella capitale è pari a zero euro. Secondo il regolamento deve essere trattenuta a tutti la parte quotidiana della diaria in caso di assenza in aula, in giunta e in commissione quando ci sono votazioni. In aula viene dichiarato assente anche chi pur essendo presente partecipa a meno del 30% delle votazioni indette nella giornata. In commissione e giunta è invece assente chi non firma quel giorno il registro delle presenze. Secondo il bilancio di La Russa questo in tutto il 2024 non sarebbe accaduto a nessun senatore nemmeno per sbaglio. Basta assistere a quelle sedute di aula per sapere benissimo che non è così, e che quindi è arrivato il gran perdono/condono di La Russa. Il Senato però a differenza della Camera non pubblica mese per mese i dati sulle presenze in aula indicando la partecipazione al voto, le assenze giustificate e quelle senza giustificazione. Si conosce solo la partecipazione alle votazioni da inizio legislatura, quindi dal 13 ottobre 2022. Un solo senatore, che in realtà è una senatrice, la leghista Erika Stefani, ha il 100% di presenza alle votazioni. Dal lato opposto un solo senatore, il senatore a vita Renzo Piano, non ha mai partecipato manco a una votazione dal 2022 ad oggi.

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