Perché la famiglia nel bosco resterà divisa a Natale

Uno scarso grado di alfabetizzazione, con la bimba che non è in grado di scrivere il suo nome a 8 anni. Nonostante una scuola di Brescia abbia certificato il suo grado di scolarizzazione. Mentre la «lesione del diritto alle relazioni» non è ancora stata sanata. Per questo il tribunale ha respinto il ricorso di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham. E lascerà Utopia Rose, 8 anni, Galorian e Bluebell, gemelli di 6, nella casa-famiglia a Natale. Anche perché c’è da considerare la relazione dei servizi sociali. Che racconta che i bambini nel bosco erano restii alla doccia o ad osservare regole base dell’igiene personale, non volendo per esempio usare i saponi messi a disposizione dalla struttura.
Alfabetizzazione e relazioni
«I tre figli dei Trevallion sono bambini fantastici, educati, rispettosi. Ma hanno delle difficoltà che non possono essere taciute», spiega al Corriere della Sera oggi Marika Bolognese la curatrice speciale. «Si tratta di bambini ben più maturi della loro età. Hanno maturato esperienze sul campo», spiega l’avvocata. «Però quando la più grande di otto anni ha difficoltà a scrivere correttamente il suo nome e cognome, non si può soprassedere», conclude. Bolognese parla allora di «criticità superabili». E la prossima tappa potrebbe essere la Corte di Cassazione. Intanto i genitori hanno cambiato idea su pediatria e vaccinazioni: «Entrambi, infatti, hanno manifestato la volontà di aderire alle prescrizioni mediche indicate», si legge nella relazione.
L’istruzione
Sul tema dell’istruzione parentale ci sono altri passi avanti Secondo la tutrice Maria Luisa Palladino, infatti, i minori «non sanno leggere, stanno imparando ora l’alfabeto». La più grande, di otto anni, «sa scrivere il suo nome sotto dettatura». Nonostante una scuola di Brescia abbia certificato il suo grado di scolarizzazione. Gli avvocati della famiglia nel bosco Marco Femminella e Danila Solinas hanno annunciato l’accordo con un’insegnante privata reperita dal sindaco di Palmoli Giuseppe Masciulli. Mentre il progetto sulla casa non è stato ancora depositato. Il geometra Simone Agostino, che aveva dato la sua disponibilità a occuparsi del progetto per rendere l’abitazione più confortevole per i tre bambini, conferma al Messaggero di non aver ottenuto informazioni da Trevallion.
