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Francesca Pascale attacca Forza Italia: «Non è più quella di Berlusconi. Troppe dinamiche autoreferenziali e giochi di prestigio»

20 Dicembre 2025 - 23:22 Ugo Milano
Il lungo post dell'attivista, un misto tra memoria politica e critica al partito attuale: ecco cosa ha scritto

«I numeri parlano chiaro». Francesca Pascale affida a un lungo post su Instagram un attacco frontale all’attuale Forza Italia e al sistema dei partiti fondato sul peso delle tessere. L’attivista ed ex compagna di Silvio Berlusconi ha pubblicato una foto del 2008 che la ritrae giovane accanto a lui, assieme a un lungo testo che è insieme memoria politica e critica al partito di Forza Italia di oggi, guidato dal vicepremier Antonio Tajani. Pascale, che per anni è stata una figura centrale del cerchio berlusconiano, parte da un dato che descrive, senza giri di parole, «una sproporzione evidente». Ovvero: «Forza Italia, con circa 250 mila iscritti, vale oggi l’8 per cento nei sondaggi, Fratelli d’Italia, con un numero di tesserati simile, arriva al 30 per cento, il Partito democratico, pur restando sotto le 200 mila tessere, supera il 20 per cento dei consensi». Numeri che raccontano, a suo avviso, partiti ripiegati su «dinamiche autoreferenziali, giochi di prestigio, piccoli e grandi feudi locali». Ma soprattutto, aggiunge, «raccontano poco del consenso reale, dell’opinione pubblica».

Il ricordo di Berlusconi

Nel post l’’attivista rievoca l’idea di politica che attribuisce a Berlusconi, quella di un partito non misurato dal conteggio delle tessere ma dalla capacità di parlare a mondi diversi e di tenerli insieme. «Silvio Berlusconi aveva una funzione precisa e rarissima: fare da ponte», scrive Pascale, ricordando una stagione in cui Forza Italia riusciva a unire «laici e cattolici, liberali e popolari, socialisti e repubblicani», mettendo attorno allo stesso tavolo politica e impresa senza steccati ideologici. Ed è in questo confronto con il passato che prende forma la critica al presente.

L’allontanamento dalle persone e dal consenso reale

Pascale insiste, inoltre, sul fatto che Berlusconi diffidava dei partiti costruiti sulle tessere perché consapevole dei meccanismi di potere che alimentano certe dinamiche malsane. E che ai suoi occhi, si legge tra le righe, avrebbe progressivamente svuotato anche Forza Italia della sua spinta originaria, allontanandola dalle persone e dal consenso reale. Il post non cita direttamente i vertici attuali del partito, ma il bersaglio è chiaro.

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