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Ucraina, attacco di droni all’impianto Lukoil. Oggi i colloqui in Florida

20 Dicembre 2025 - 08:07 Alba Romano
Raid russi Ucraina
Raid russi Ucraina
Colpita anche una nave da guerra. I rapporti dell'intelligence statunitense continuano ad avvertire che il presidente russo intende prendere tutta l'Ucraina

I droni ucraini hanno colpito nel corso della notte una nave da guerra russa e un impianto di estrazione di petrolio gestito dalla Lukoil nel Mar Caspio. Lo scrivono i media di Kiev citando lo Stato maggiore. La nave colpita, la 22460 “Okhotnik”, che pattugliava un’area vicino a un’infrastruttura petrolifera e del gas. «Diversi droni l’hanno colpita, l’entità del danno è attualmente in fase di determinazione», si afferma. Inoltre, è stata colpita una piattaforma di perforazione nel giacimento petrolifero e del gas di Filanovsky, di proprietà della Lukoil.

I colloqui in Florida

Oggi intanto i negoziatori statunitensi incontreranno in Florida i funzionari russi per gli ultimi colloqui volti a porre fine alla guerra russa in Ucraina. L’incontro segue i colloqui di venerdì tra Stati Uniti e funzionari ucraini ed europei. L’inviato del presidente Vladimir Putin, Kirill Dmitriev, guida la delegazione russa che incontrerà il magnate immobiliare diventato diplomatico Steve Witkoff e il genero di Donald Trump, Jared Kushner. Marco Rubio ha dichiarato che potrebbe anche partecipare ai colloqui. I precedenti incontri si sono svolti al golf club Witkoff di Hallandale Beach a Miami.

Il piano di pace

I funzionari statunitensi, ucraini ed europei all’inizio di questa settimana hanno riferito di progressi sulle garanzie di sicurezza per Kiev, nell’ambito dei colloqui per porre fine alla guerra, ma non è ancora chiaro se tali termini saranno accettabili per Mosca. Una fonte russa ha dichiarato a Reuters che qualsiasi incontro tra Dmitriev e i negoziatori ucraini è stato escluso. I rapporti dell’intelligence statunitense continuano ad avvertire che il presidente russo intende prendere tutta l’Ucraina. Putin non ha offerto alcun compromesso durante la sua conferenza stampa annuale a Mosca. Insistendo sul fatto che le condizioni della Russia per porre fine alla guerra non sono cambiate dal giugno 2024, quando aveva chiesto all’Ucraina di abbandonare la sua ambizione di aderire alla Nato e di ritirarsi completamente da quattro regioni ucraine che la Russia rivendica come proprio territorio.