Ultime notizie Famiglia nel boscoJeffrey EpsteinUcrainaVladimir Putin
POLITICAInchiestePiemonteSgomberiTorino

Torino, il sindaco Lo Russo sullo sgombero di Askatasuna: «Conseguenza di atti giudiziari, ma dai ministri parole incendiarie»

22 Dicembre 2025 - 09:21 Alba Romano
sgombero-centro-sociale-torino-stefano-lo-russo
sgombero-centro-sociale-torino-stefano-lo-russo
Il primo cittadino del capoluogo piemontose interviene anche sull'assalto alla redazione La Stampa: «La violenza non è mai una forma legittima di conflitto politico o sociale»

Lo sgombero del centro sociale Askatasuna «non è stata una scelta politica», ma la «conseguenza di provvedimenti giudiziari e delle violazioni di un’ordinanza legata alla sicurezza dell’immobile». A ribadirlo è il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in un’intervista al Corriere della Sera. «Come sindaco non mi compete entrare nel merito delle vicende giudiziarie – spiega Lo Russo – e ignoro le ragioni che hanno portato a effettuare queste operazioni a due giorni dalla chiusura delle scuole e a ridosso del Natale».

Il primo cittadino sottolinea però il lavoro portato avanti negli anni dall’amministrazione comunale: «Abbiamo lavorato a lungo e con fatica per cercare di far uscire quell’esperienza dall’illegalità, che dura da 29 anni, individuando soluzioni e percorsi che evitassero uno scontro frontale». Secondo il primo cittadino, la questione va inserita in un quadro più ampio: «La vera sfida delle città oggi è saper gestire una convivenza civile, unire e non dividere, mediare e non radicalizzare».

L’assalto alla redazione de La Stampa

Dopo l’assalto alla redazione de La Stampa e gli scontri avvenuti nel fine settimana, Lo Russo condanna con fermezza quanto accaduto: «La violenza non è mai una forma legittima di conflitto politico o sociale. Le responsabilità sono sempre individuali e vanno accertate nelle sedi opportune, senza alcuna ambiguità». Allo stesso tempo, il sindaco invita a leggere gli episodi nel loro contesto: «Non possiamo ignorare un copione già visto: la degenerazione di situazioni inizialmente pacifiche, in cui frange violente sfruttano momenti di tensione per infiltrarsi e alzare il livello dello scontro, anche sulla pelle degli agenti di polizia».

«Alcuni temi diventano perfetti per distrarre l’opinione pubblica»

Lo Russo rivolge infine uno sguardo al quadro politico nazionale, parlando di un governo «in evidente difficoltà su molti fronti reali», dal calo del potere d’acquisto delle famiglie alle pensioni, dalla sanità alle «forti contraddizioni in politica estera» e all’assenza di una chiara politica industriale. «In questo contesto – osserva – alcuni temi diventano perfetti per distrarre l’opinione pubblica e forse anche per prefigurare dinamiche già viste nella storia del nostro Paese: trarre vantaggio politico da situazioni di disordine, speculando sulla paura delle persone per giustificare l’arrivo di un “nuovo ordine”». Secondo il sindaco, «le dichiarazioni incendiarie di alcuni ministri sulla vicenda torinese vanno proprio in questa direzione».

Foto copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO | Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, durante l’assemblea pubblica 2025 dell’Unione Industriali di Torino, 17 ottobre 2025

leggi anche