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La risposta di Signorini a Corona: «Ha un’agenzia che promette il Gf per 100 mila euro»

25 Dicembre 2025 - 06:43 Alessandro D’Amato
fabrizio corona antonio medugno alfonso signorini
fabrizio corona antonio medugno alfonso signorini
L'avvocato del conduttore parla di «notizie di stampa» sull'interrogatorio dell'autore di Falsissimo. «La verità potrebbe in futuro emergere anche da elementi nuovi e sorprendenti»

Fabrizio Corona ha un’agenzia che promette di «procurare la possibilità di entrare al Grande Fratello» pagando 50 o 100 mila euro. Lo dice l’avvocato Andrea Righi, legale di Alfonso Signorini. Parlando di «elementi nuovi e sorprendenti» nell’inchiesta per revenge porn scaturita dalle puntate di Falsissimo sul conduttore del GF. Mentre Antonio Medugno, che ha raccontato di aver avuto rapporti con Signorini per entrare nel programma Mediaset, ha formalizzato la denuncia per violenza sessuale ed estorsione che aveva annunciato durante la trasmissione.

Il silenzio di Signorini

Dopo la prima puntata di Falsissimo Signorini si è trincerato nel silenzio. Facendo sapere di aver messo tutto in mano ai suoi avvocati. Poi la notizia della denuncia per revenge porn che ha portato alla perquisizione della società Velvet Cut srl, che produce Falsissimo, e degli studi di produzione. Oltre al sequestro del materiale pronto per la seconda puntata della trasmissione su YouTube. Signorini, fa sapere Righi, «è molto rammaricato per la montagna di fango che lo ha investito». Ma è anche «estremamente determinato e fiducioso di poter presto ristabilire la verità dei fatti. Verità che potrebbe in futuro emergere anche da elementi nuovi e sorprendenti». Parlando con il Corriere della Sera, ricorda che l’inchiesta del sostituto procuratore Alessandro Gobbis e dell’aggiunto Letizia Mannella è iniziata con l’iscrizione dell’ex re dei paparazzi nel registro degli indagati per revenge porn.

Revenge porn

«Mi sembra che si stia perdendo il focus su quello che, ad oggi, è l’unico reato in contestazione ovvero il revenge porn, fattispecie per la quale l’indagato non è il dottor Signorini», spiega Righi. Che poi ricorda la norma che «punisce non solo chi diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito senza il consenso della persona interessata, ma anche chi queste immagini le abbia ricevute, dopo averle peraltro esplicitamente ed insistentemente richieste a fini divulgativi». L’idea dell’avvocato è che se il reato viene configurato può essere contestato anche a Corona, non solo a chi ha fornito a lui le immagini.

Cosa dice la legge

«E sul fatto che Corona abbia ricevuto da terzi le immagini che ha pubblicato non mi pare che possano sussistere dubbi», aggiunge il legale. Secondo il quale la posizione di Corona potrebbe anche aggravarsi dato che «anche nella puntata andata in onda dopo i sequestri sono state nuovamente diffuse non solo le chat ma anche immagini sessualmente esplicite. La circostanza che alcune di queste immagini fossero opacizzate nulla toglie al fatto che l’indagato le abbia sollecitate e ricevute». Però la legge si riferisce non a chi fa trasmissioni con quei messaggi, ma a chi li inoltra dopo averli ricevuti.

L’interrogatorio di Corona

«Apprendo da notizie di stampa che Corona nel corso dell’interrogatorio pare abbia riferito di avere un’agenzia che, dietro il pagamento di 50 o 100 mila euro si occupa di “procurare la possibilità di entrare al GF”: non commento, lascio a voi le conclusioni», aggiunge il legale. Intanto Medugno ha annunciato ieri la denuncia nei confronti di Signorini. Gli avvocati che lo assistono sono Cristina Morrone e Giuseppe Pipicella. Anche Gianluca Costantino, che sostiene di aver subito avances da Signorini nel 2022, sta pensando di querelare. «Con il mio cliente sto valutando cosa fare. Decideremo nei prossimi giorni», dichiara il suo l’avvocato Leonardo D’Erasmo.

La denuncia di Medugno

Medugno nella denuncia chiede di procedere, in via principale, per violenza sessuale ed estorsione, con espressa richiesta alla Procura della Repubblica di valutare l’eventuale sussistenza di ulteriori reati e la possibile individuazione di ulteriori responsabili. «Nel corso della redazione dell’atto sono emersi ulteriori profili rispetto a quelli già resi noti nelle dichiarazioni del signor Medugno a Falsissimo», affermano i legali.

«Circostanze che hanno indotto gli avvocati ad anticipare e accelerare l’iniziativa giudiziaria. Il signor Medugno trascorrerà i prossimi giorni in famiglia e ringrazia il nuovo manager Fabio Baglivo e il proprio team difensivo, che ha dedicato anche la vigilia di Natale al completamento e al deposito della querela». Per una denuncia per violenza sessuale il massimo di tempo che si può attendere è di dodici mesi. Quella di Medugno arriva tre anni dopo i fatti. La legge prevede delle esimenti al limite temporale solo in presenza di aggravanti.