La Gran Bretagna vieta la cottura delle aragoste vive: «Una sofferenza inutile, esistono alternative più umane»

Questo potrebbe essere l’ultimo Natale in cui nel Regno Unito sarà lecito cucinare le aragoste gettandole nell’acqua bollente quando sono ancora vive. Una pratica ben radicata nella tradizione gastronomica, soprattutto nei ristoranti più lussuosi, ma che da tempo è al centro di feroci critiche da parte delle associazioni ambientaliste. Ed è proprio a queste ultime che il governo laburista di Keir Starmer ha deciso di dare ascolto per mettere fine a un metodo di cottura ritenuto una sofferenza inutile per gli animali.
Le alternativa alla bollitura dell’aragosta viva
L’aragosta, che in Europa è spesso considerata un simbolo di cucina raffinata, al pari del caviale, delle ostriche o del foie gras, si distingue proprio per la bollitura da viva, uno dei metodi di preparazione più diffusi in assoluto. Secondo Downing Street, è ormai dimostrato che questi crostacei restano coscienti per diversi minuti dopo essere immersi nell’acqua bollente, provando un dolore intenso prima di morire. «Esistono alternative più umane», spiega un portavoce dell’esecutivo, ricordando come in molti casi si ricorra già a scariche elettriche o al congelamento prima della cottura.
Il dibattito politico sull’aragosta
Il tema non è del tutto nuovo nel dibattito politico britannico. L’ipotesi di introdurre un divieto era già stata presa in considerazione durante l’iter legislativo dell’Animal Welfare Act del 2022, la legge sulla protezione degli animali, ma alla fine l’allora governo conservatore aveva deciso di accantonarlo. Ora, con l’arrivo a Downing Street del laburista Keir Starmer, la linea è cambiata. Secondo quanto riportano Bbc e Financial Times, il premier avrebbe chiesto ai suoi di andare avanti senza ulteriori rinvii. Certo, restano ancora da definire tempi e modalità di applicazione del provvedimento: quando entrerà in vigore, quali obblighi scatteranno per ristoranti, pescherie e privati cittadini e quali sanzioni saranno previste per chi non si adeguerà. L’intenzione, però, è chiara: inserire il divieto di bollitura viva delle aragoste all’interno della nuova normativa sul benessere animale attualmente all’esame del Parlamento di Westminster, che riprenderà i lavori dopo la pausa natalizia.
La svolta del Regno Unito sul benessere animale
Quella sulle aragoste non è l’unica novità. L’esecutivo britannico sta preparando un pacchetto più ampio di misure per eliminare una serie di pratiche considerate crudeli. Tra queste, c’è il divieto totale della caccia alla volpe, comprese le forme “indirette” introdotte dopo il 2005. La variante successiva, che consente ai segugi di inseguire uno straccio impregnato dell’odore della volpe, è finita sotto accusa perché in molti casi gli animali finiscono comunque per intercettare una volpe vera e ucciderla. Per il governo si tratta di un espediente per aggirare la legge. E come tale, è destinato a scomparire. La futura legge dovrebbe, inoltre, vietare l’allevamento di polli e maiali in gabbie e recinti.
