Natale di maltempo, fiumi in piena in Emilia-Romagna: disposte evacuazioni urgenti nel Ravennate. A Firenze voli cancellati per il vento

Un Natale segnato dal maltempo su buona parte dell’Italia. Il Comune di Castel Bolognese (Ravenna) ha disposto un’evacuazione urgente per le persone che abitano lungo il fiume Senio che nel paese di Tebano ha superato la soglia di massima urgenza. Il Comune invita chi ha ricevuto la notifica di evacuazione ad andare al palasport che è stato allestito per accogliere le persone in sicurezza. La protezione civile dell’Emilia-Romagna sta monitorando costantemente la situazione relativa ai fiumi: i casi più critici si stanno spostando leggermente verso est, dal Bolognese al Ravennate. Ci si attende comunque che l’attenuazione delle precipitazioni faccia diminuire il livello d’emergenza, tanto che per domani, a differenza di oggi, non è stata disposta l’allerta rossa, ma arancione. Per domani, 26 dicembre, non si escludono deboli precipitazioni sparse lungo i rilievi, ma la criticità idraulica sarà relativa solo alla propagazione dei colmi di piena soprattutto per Idice e Sillaro, che sono però in graduale diminuzione.
Sale anche il livello del Lamone
Oltre al fiume Senio, sta salendo anche sta salendo, sempre nel Ravennate, anche il livello del Lamone. Così il Comune di Bagnacavallo ha disposto l’evacuazione delle frazioni di Villanova e Glorie: l’ordinanza prevede l’evacuazione totale fino a 300 metri di distanza dal fiume per entrambi i paesi. Gli evacuati – si legge nel post del Comune – potranno andare alla la palestra delle Scuole elementari di Bagnacavallo, in via Cavour, dove la Protezione Civile ha allestito un punto di accoglienza che sarà aperto dalle 19.30. Il passaggio del colmo di piena del Lamone è al momento previsto per la tarda serata di oggi, giovedì 25 dicembre.
La situazione in Toscana
In Toscana si sono invece registrati forti disagi all’aeroporto di Firenze con voli in partenza che hanno subito ritardi o anche cancellazioni a causa delle condizioni meteo, in particolare il vento che soffiava da Nord-Est che ha impedito i decolli. Sono centinaia i passeggeri che hanno affollato lo scalo in attesa del proprio volo, trascorrendovi buona parte della giornata di Natale, secondo quanto riferisce l’Usb. «Come spesso succede all’aeroporto di Firenze ogni volta che ci sono condizioni atmosferiche avverse – spiega Lorenzo Robin Frosini, delegato sindacale Usb presso Gh Toscana, una delle aziende che operano in appalto nello scalo -, questa mattina dalle 9 alle 14 non sono partiti aerei, con conseguenti cancellazioni e ritardi di ore. I passeggeri di sette voli, centinaia e centinaia di persone, hanno affollato gli spazi dell’aeroporto in attesa di sapere il proprio destino. Noi, come servizio di assistenza di terra ai passeggeri, cerchiamo di dare loro supporto secondo quanto prevedono le compagnie aeree e le normative Enac, ma assistere quasi 700 persone è insostenibile».
A Treviso 10 interventi dei vigili del fuoco per forte vento
Notte di lavoro intensa per i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Treviso che, a causa del forte vento che ha interessato il territorio della Marca, hanno effettuato 10 interventi per rimozione ostacoli, tagli pianta e messa in sicurezza di pali pericolanti. A Mogliano effettuata anche la messa insicurezza di una copertura in plexiglas che rischiava di staccarsi dalla struttura principale.
Allerta gialla per neve e valanghe in Piemonte
È invece ancora valido già da ieri, 24 dicembre, il bollettino di allerta gialla emesso dall’Arpa del Piemonte per neve e valanghe, nell’area occidentale della regione. «Fino al mattino di Santo Stefano, precipitazioni moderate diffuse sul Piemonte occidentale, localmente forti nelle vallate del Cuneese e del Torinese»M si legge nell’avviso. Lo scenario atteso è di «disagi alla viabilità e possibili interruzioni nelle forniture dei servizi per neve. L’attività valanghiva potrà localmente interessare i siti abitualmente esposti al pericolo valanghe” nelle aree che comprendono le Valli Orco, Lanzo, bassa val Susa e Sangone, Alta val Susa, Chisone, Pellice e Po, Valli Varaita, Maira e Stura, Valle Tanaro».
Foto copertina: ANSA/LUCA ZENNARO
