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Chernobyl: il pericolo di una nuova catastrofe

26 Dicembre 2025 - 06:35 Alba Romano
chernobyl centrale nucleare ucraina russia catastrofe
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Attualmente il Contenimento di Sicurezza «non sta fermando le sostanze radioattive al suo interno». Il cratere coperto da uno schermo protettivo. Ma in caso di bombardamento il rischio è altissimo

La centrale ucraina di Chernobyl è a rischio. Una nuova catastrofe nucleare potrebbe abbattersi dopo l’incidente del 26 aprile 1986. Sono passati quasi 40 anni, ma dall’inizio dell’invasione russa del 2022 Kiev dice che un nuovo disastro è solo questione di tempo. L’agenzia France Presse ricorda che lo scorso febbraio un drone russo si è schiantato sul tetto della centrale, lasciando n grande buco nel Nuovo Contenimento di Sicurezza (NSC). Il “sarcofago” costruito per coprire il reattore numero 4 è stato sostituito da un moderno involucro esterno ad alta tecnologia, progettato per impedire il rilascio di materiali radioattivi nell’atmosfera.

I lavori di riparazione

Ma i lavori di riparazione sono ancora in corso. E potrebbero volerci ancora tre o quattro anni prima che la cupola esterna torni a svolgere pienamente il suo ruolo. Lo ha detto il direttore del sito, Serhiy Tarakanov, in un’intervista all’Afp. Attualmente il tetto «non sta svolgendo la sua funzione di contenimento delle sostanze radioattive al suo interno», ha sottolineato, facendo eco alle preoccupazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Lo scudo era stato progettato per durare un secolo. Ma non è detto che dopo l’incidente ci riesca. Il cratere lasciato dal drone nell’arco, che i giornalisti dell’AFP hanno visto quest’estate, è stato coperto da uno schermo protettivo, ma 300 fori più piccoli praticati dai vigili del fuoco che hanno combattuto l’incendio che ne è seguito devono ancora essere riparati.

I livelli di radiazione

Attualmente all’interno della struttura le impalcature per i lavori sono ancora montate. I detriti carbonizzati dell’NSC sono ancora esposti al suolo. L’esercito russo ha sequestrato il sito di Chernobyl il primo giorno della sua invasione, nel febbraio 2022, prima di abbandonarlo poche settimane dopo. L’Ucraina ha ripetutamente accusato la Russia di aver preso di mira le sue centrali nucleari, affermando che i bombardamenti russi rischiano di innescare un altro disastro. A ottobre, un attacco russo su una sottostazione vicino a Chernobyl ha interrotto l’alimentazione elettrica dell’NSC.

Tarakanov, tuttavia, ha dichiarato all’AFP che i livelli di radiazione sono rimasti «stabili e entro i limiti normali». L’ingegnere Ivan Tykhonenko, che lavora a Chernobyl proprio nel monitoraggio delle radiazioni, ha detto all’agenzia di stampa che alcune delle 190 tonnellate di uranio presenti nell’impianto nel 1986 «si sono fuse, sono fuoriuscite nel reattore, nella sala del sottoreattore e vi sono rimaste».

Cosa si rischia a Chernobyl

Le preoccupazioni per il destino di Chernobyl e per ciò che potrebbe accadere in seguito sono elevate. Un altro attacco russo, o persino un potente bombardamento nelle vicinanze, potrebbe causare il collasso della schermatura interna contro le radiazioni, ha sottolineato Tarakanov. «Se un missile o un drone colpisse (il sito) direttamente o addirittura atterrasse nelle vicinanze, (…) causerebbe un terremoto di lieve entità nella regione. Nessuno può garantire che la struttura protettiva rimarrà in piedi dopo questo evento. Questa è la minaccia principale».