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I falsi video del soldato ucraino con la sindrome di Down

29 Dicembre 2025 - 21:24 David Puente
Gli autori sono legati a reti filorusse e alla comunicazione della cosiddetta LNR

Circola dei video che mostrerebbero un soldato ucraino con sindrome di Down mandato al fronte e deriso dai commilitoni, tra risate fuori campo e spari sullo sfondo. La narrazione punta a sostenere che Kiev arruolerebbe persone con disabilità. Non si tratta di una scena reale, ma di un deepfake spinto dalla propaganda russa.

Per chi ha fretta

  • Si tratta di deepfake e scene costruite per la propaganda.
  • Gli autori sono legati a reti filorusse e alla comunicazione della cosiddetta LNR.

Analisi

I video parlano di un fantomatico soldato di nome Voha, descritto come una persona con sindrome di Down mandata in prima linea.

Le clip circolano da tempo e sono state indicate come false nel 2024.

La fonte dei video

I video sono stati pubblicati dall’account TikTok @uvoin19. Attualmente, risulta chiuso.

Secondo i salvataggi su Archive, si presentava come filo-ucraino.

Cosa non quadra nei video

Partiamo da un fatto. Secondo la legge ucraina, le persone con sindrome di Down non possono prestare servizio militare, stabilendo anche norme precise sulle malattie e le condizioni che rendono le persone ineleggibili al servizio militare.

L’uniforme del fantomatico soldato ucraino non presenta un simbolo specifico di brigata o una striscia verde, gialla o blu che lo contraddistingua dalle forze armate russe. Sebbene si insinui che il video sia stato girato in prima linea, non indossa il casco. Inoltre, indossa degli stivali in gomma nonostante il video indichi che sia stato girato in inverno.

L’inchiesta di Telebachennia Toronto

Un’inchiesta di Telebachennia Toronto ha ricostruito la rete dietro questi contenuti. Il primo video su Voha è apparso alla fine del 2023 su un canale Telegram che si dichiarava pro-ucraino, Razvedchyk, poi rinominato Veron. Altri video sono stati pubblicati dai canali russi Ryadovoy na peredovoy e Stepnoy veter. I canali sono collegati tra loro e si rilanciano a vicenda.

Le scene dei video pubblicati sono girate in ambienti controllati, con comparse che interpretano il ruolo di soldati ucraini e dialoghi studiati per suscitare indignazione. I video vengono poi immessi inizialmente in canali che si presentano come pro-ucraini, per superare la diffidenza del pubblico, e solo successivamente rilanciati dai canali “Z” russi con un numero elevato di iscritti. L’inchiesta ha, inoltre, evidenziato come gli stessi autori gestiscano più account e piattaforme, coordinando la diffusione dei contenuti su Telegram, TikTok e altre reti sociali, in modo da massimizzare la viralità.

Secondo l’inchiesta, dietro il canale Veron ci sarebbe Denis Butrik, cittadino ucraino di Lugansk rimasto nei territori occupati, laureato in un’università controllata dalla Russia. Butrik promuove e interagisce con il canale Stepnoy volk, parte della stessa rete.

L’altro autore sarebbe Filip Nazarov, anch’egli di Lugansk, identificato attraverso account Telegram e un profilo VKontakte. Nazarov è un separatista che lavora nella presunta press service della cosiddetta milizia popolare della LNR. I due sono legati da anni e risultano attivi nella produzione coordinata di video falsi.

Conclusioni

I video del presunto soldato ucraino con sindrome di Down sono deepfake realizzati da una rete legata alla propaganda russa.

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