Una telefonata Putin-Zelensky per la pace tra Ucraina e Russia?

I colloqui di domenica tra il presidente Donald Trump e Volodymyr Zelensky potrebbero aprire la strada alla prima telefonata tra il leader ucraino e il presidente russo Vladimir Putin in oltre cinque anni. Lo riporta Fox News citando una fonte a conoscenza dei colloqui.Mentre l’incontro di Mar-a-Lago è stato presentato come un passo avanti negli sforzi di pace con Trump al timone, la fonte ha anche descritto come ottenere una telefonata diretta Zelensky-Putin sarebbe una «vittoria diplomatica» per il presidente.
La telefonata Putin-Zelensky
«Se Putin avesse partecipato alla telefonata domenica, questo sarebbe stato il più grande risultato nella preparazione dei colloqui di pace e il primo vero passo nel processo di pace”, ha dichiarato la fonte a Fox News. «L’unica difficoltà che hanno è che Putin si è rifiutato di parlare con Zelensky da luglio 2020, quando hanno parlato dello scandalo Wagner e del fallito tentativo di arrestare i mercenari russi del gruppo», ha spiegato la fonte.
Si riferisce a una fallita operazione dell’intelligence ucraina per attirare i combattenti di Wagner in Bielorussia e intercettarli durante un viaggio da Minsk a Istanbul. «In seguito, Zelensky ha ripetutamente cercato di parlare con Putin. Ma lui ha rifiutato», ha sottolineato la fonte. «Ci sono state finestre di opportunità per un dialogo nell’agosto e nel settembre 2024, ma sono naufragate di nuovo quando l’Ucraina ha invaso la regione di Kursk».
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I rapporti tesi
Anche prima che le comunicazioni si interrompessero del tutto, i rapporti tra i due leader erano tesi, ha spiegato la fonte: «Prima di quel momento nel 2020, le telefonate tra Zelensky e Putin non erano mai state amichevoli, e c’era sempre tensione tra loro. Durante i colloqui, Putin era sempre taciturno e Zelensky cercava di stabilire un rapporto».
Secondo quanto riferito, il leader ucraino «si è sempre comportato in modo condiscendente nei confronti di Putin e ha finto di essere di buon umore, quasi come se stesse recitando una parte. Parlava molto e leggeva dai suoi appunti, temendo di dimenticare qualcosa. E quando Putin rimaneva in silenzio, Zelensky chiedeva sempre educatamente: ‘Cosa ne pensi, Vladimir Vladimirovich?’», ha raccontato. Ma lo zar «non era mai loquace».
