«Volevano che attaccassi la Meloni». Calenda fa una rivelazione su Formigli. Il conduttore replica: «Menzogne, ecco la verità» – Il video
Il senatore Carlo Calenda nel corso di un’intervista rilasciata a Ivan Grieco per il suo podcast, ha svelato un retroscena sul programma “Piazzapulita“, in onda su La7. Il leader di Azione ha ricostruito una telefonata che avrebbe avuto con gli autori del talk politico di Corrado Formigli. «Gli autori di Formigli dicono ai miei: ‘Ma ci garantisce che attacca la Meloni sulla legge di bilancio?’. E loro gli rispondono: ‘Ti garantiamo che dice ciò che pensa sulla legge di bilancio’. E loro gli hanno risposto: ‘No, allora non viene sulla legge di bilancio, ma viene a fare un confronto con Sachs’», ha raccontato. «A me non è mai capitato in una trasmissione televisiva che mi dicessero: prima mi deve garantire che attaccherà la Meloni. Non è mica normale, non è una cosa democratica», ha aggiunto.
La replica di Formigli: «Tutte bugie, ecco cosa è successo»
In genere un conduttore come Formigli, specialmente in piena pausa natalizia, evita di commentare notizie del genere. Stavolta però non si è trattenuto. Su Instagram il conduttore ha fornito la sua versione dei fatti. «Nel disperato tentativo di attirare l’attenzione, il senatore Calenda continua a tirarmi in ballo. Ho deciso di non dargli corda per non alimentare i suoi giochini. Però di fronte a una falsità sesquipedale occore per forza che intervenga, una tantum», scrive Formigli. «Questa affermazione – aggiunge – è falsa e diffamatoria. Gli autori di un programma, quando sentono un ospite prima della puntata, chiedono a lui, o come nel caso di Calenda al suo portavoce che posizione abbia sui temi da dibattere al fine di proporre un parterre equilibrato e dialettico. Nel caso di specie essendo stato invitato Italo Bocchino, sostenitore della manovra, gli autori si sono sincerati su quale fosse l’opinione in merito di Calenda per evitare posizioni troppo sovrapponibili». «Si tratta del normale lavoro di qualunque autore televisivo», spiega il conduttore, precisando che alla fine l’ospitata di Calenda era stata confermata alle 10.33 di giovedì mattina. «Successivamente però è avvenuto un imprevisto: Monica Maggioni, invitata per un confronto col professore Jeffrey Sachs, è stata costretta a cancellare la sua presenza per ragioni strettamente personali. A quel punto, essendo rimasto Sachs da senza interlocutore, abbiamo chiesto se fosse disponibile a spostarsi dal blocco sulla manovra a quello su Sachs per dibattere con lui di Ucraina e situazione internazionale. Il senatore ha accettato di buon grado, nonostante abbia gridato successivamente urbi et orbi che invitare Sachs in tv sia indegno. Non abbastanza, a quanto pare di rifiutare di confrontarsi con lui», ha precisato. E infine: «Mentire per un politico ed un ex ministro è una cosa seria, altrove ci si dimette. E con questa credo che sul senatore Calenda sia tutto. La prossima volta, se accetterà di rinunciare all’immunità, ci vediamo in tribunale».
