Il Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2017 è stato raccontato in maniera molto personale, matematicamente parlando, da parte di alcune testate e politici nostrani. Secondo i loro conti, trovare lavoro a un immigrato è costato allo Stato italiano 280 mila euro.
Il fotogramma di un video che circola online con il dato scorretto.
La narrativa contraria al sistema dello Sprar, che ha come obiettivo l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo, sostiene che nel 2017 siano stati spesi 375.366.000 euro per permettere a 1.344 migranti di trovare un lavoro. Da qui il semplice calcolo aritmetico (375 milioni diviso 1.344) per sostenere che per ogni singolo posto siano stati spesi 280 mila euro. Un grosso errore.
Il titolo scorretto "Il lavoro a un profugo costa 280.000 euro: come una Rolls Royce".
I 375 milioni citati riguarderebbero la spesa complessiva nel 2017 per l’intero sistema Sprar, il quale include anche il vitto e l'alloggio per 36.995 beneficiari accolti in tutta Italia.
I dati riportati nel report ufficiale
Non solo, il dato dei 1.344 inserimenti lavorativi è legato al risultato ottenuto tramite tirocini formativi, mentre sono 4.124 i beneficiari totali che hanno trovato un'occupazione lavorativa.
Foto tratta dal Report 2017