Reddito di cittadinanza: dalle promesse ai fatti, cosa è cambiato dal 2017 a oggi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto contenente il tanto atteso reddito di cittadinanza, ma dalla lunga campagna elettorale a oggi sono cambiate un po’ di cose

Sette mesi di Governo per arrivare al decreto legge sul reddito di cittadinanza. Cosa è cambiato dalla campagna elettoraleaoggi? Il Movimento 5 Stelle si è dovuto scontrare con il muro della realtàe ha dovuto rinunciare ad alcune promesse,a partire dalle coperture e dalle cifre che potrebbero raggiungere le famiglie con figli a carico.

Le coperture

Secondo il deputato del Pd Michele Anzaldi, ilreddito di cittadinanza sarebbe costato 62 miliardi di euro. Stima corretta da Roberto Fico che ha dichiarato che il costo sarebbe stato invece di15 miliardi. Mentre nel documento informativo del Movimento 5 Stelle si parlava di 16 miliardi.

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In un'intervista al Corriere del 9 giugno 2017 Di Maio aveva dichiarato:

«14,9 miliardi di euro il primo anno, più 2,1 per riformare i centri per l’impiego. Dal secondo anno ci sarebbe una diminuzione dei costi, da calcolare a seconda degli effetti»

Nel decreto legge invece c’è un Fondo di circa 6 miliardi nel 2019, circa 7 miliardi e mezzo nel 2020 e quasi 8 miliardi per il 2021.

Il numero dei beneficiari

Nell'intervista rilasciata al Corrieredel 9 giugno 2017 Di Maio aveva dichiarato:

A beneficiarne sarebbero circa 9 milioni di italiani sotto la soglia di povertà, cioè sotto i 780 euro al mese.

Lo stesso dato riportato nel documento informativo del Movimento 5 Stelle, ma secondo le stime pubblicate il 5 gennaio 2019 dall'Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgiasarebbero circa 4 milioni i beneficiari, pari a 1.375.000 nuclei familiari.

Il reddito per una famiglia

Di Maio, in piena pre-campagna elettorale, durante un’intervista ad Avvenire pubblicata il 2 novembre 2017 aveva riportato cifre importanti per chi ha una famiglia con due figli minorenni:

La vulgata dei salotti buoni banalizza il nostro reddito di cittadinanza. Non dicono, però, che con questa misura in una famiglia in difficoltà con due figli di 14 anni entrano 1.950 euro al mese. Lo ripeto: 1.950 euro.

Oggi, una famiglia formata da un adulto e due minorenni arriverebbe a 980 euro al mese, mentre una famiglia formata da due adulti e due minorenni a 1.180. Se la famiglia è formata da tre maggiorenni e due minorenni si arriva a 1.330 euro.

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Nel documento informativo del Movimento 5 Stelle si parlava di una cifra pari a 1.560 euro per una famiglia di due genitori disoccupati con reddito zero e figlio maggiorenne a carico. Oggi una famiglia di tre adulti potrebbe ottenere 1.180 euro.

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Cifre che vengono ottenute se è previsto anche un totale di 280 euro per il “contributo affitto” che viene dato solo a coloro che non hanno una casa di proprietà, mentre viene dato un “contributo mutuo” di 150 euro.

La “Social Card” e il gioco d’azzardo

Non si era mai parlato di una “Social Card”, ma è questa la forma in cui i cittadini potranno gestire il Reddito di Cittadinanza. Per ovviare i bandi si è optato per una specie di PostePay fornita daPoste Italiane, come aveva fatto Tremonti all’epoca della sua carta. Nel 2013 il deputato del Movimento 5 Stelle Marco Baldassarre, in presenza dell'allora Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio, aveva definito la "SocialCard" un'offesa alla dignità umana:

Secondo quanto raccontato in conferenza stampa non potrà essere usata per il gioco d’azzardo, ma si potrà effettuare un prelievo di 100 euro e nulla vieta che vengano usati per giocare alle slot. Dovrebbero essere colti sul fatto, manon si può sapere se quei soldi provengono dal Reddito di Cittadinanza o da quello già ricavato dal nucleo familiare.

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