Cosa c’è di vero nelle serie Tv: «You» e lo stalking

Chi sono i ragazzi come Joe? E le ragazze come Beck? Cerchiamo i punti d’incontro tra la serie Netflix e la realtà – La seconda puntata dell’inchiesta di Open

Joe è un bravo ragazzo, lavora in una libreria e si prende cura del figlio del suo vicino alcolizzato. Beck è una giovane scrittrice insicura, alla ricerca di se stessa. Si incontrano, tra gli scaffali, nella libreria dove lavora Joe. Lì nasce quella che solo per pochi minuti sembra una storia d’amore. Da subito trapela infatti il carattere ossessivo, malato della relazione. Joe segue e analizza ogni movimento di Beck, determinato a eliminare qualsiasi ostacolo si ponga tra lui e la sua innamorata, o meglio, la sua vittima.


Questa è You, una serie americana distribuita internazionalmente da Netflix dal 26 dicembre 2018. A neanche un mese dall’uscita, l’hanno già guardata 40 milioni di abbonati. Tratta dall’omonimo romanzo di Caroline Kepnes, You ha già scatenato numerose polemiche. Dalle critiche formali sulla banalità della sceneggiatura all’accusa a Greg Berlanti e Sera Gamble, i creatori della serie, di aver creato un’eccessiva empatia nei confronti di uno stalker. La voce fuoricampo che accompagna la serie è infatti il flusso di coscienza di Joe, assoluto protagonista, che spiega ogni violenza, intrusione, pedinamento, omicidio.


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In Italia, non sono pochi quelli come Joe. Secondo l’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC), circa il 20% della popolazione italiana è stata vittima di atti persecutori. Episodi che toccano anche i giovanissimi e che sono spesso tollerati dalle vittime. Secondo l’Eurispes, 4 ragazzi su 10 tra i 18 e i 30 anni non interromperebbero un rapporto dopo un gesto violento.

Dopo l’indagine sul mondo di Westworld, la seconda tappa della nostra esplorazione delle serie televisive è un confronto tra le dinamiche affrontate da You e la realtà. Ci hanno aiutato a fare chiarezza Massimo Lattanzi, psicologo, psicoterapeuta e Coordinatore del centro presunti autori di violenza e stalking dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia e Raffaella Saso, coordinatrice della ricerca Eurispes “Amore Malato” sulle relazioni disfunzionali di coppia tra i giovanissimi.