Botta e risposta: dopo Ultimo anche Il Volo risponde alle critiche sui social (e parte l’enigma Eurovision)

Mistero sulla presenza di Mahmood all’Eurovision, Ultimo prova a stemperare le polemiche sul voto dei giornalisti e i ragazzi de Il Volo rispondono agli insulti della sala stampa

Sanremo finisce, ma le polemiche no. Gli ultimi in ordine di tempo a esporsi sono stati i ragazzi de Il Volo. Con un comunicato diramato mediante i social network, il trio dei tenori composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble – arrivato terzo nella competizione canora – ha risposto agli insulti rivolti loro da alcuni giornalisti in Sala Stampa. «Alcuni giornalisti (ed è bene dire solo alcuni) ci hanno pesantemente insultato. Hanno usato parole come “me**e”, “vaf*****lo”, “in galera”, che consideriamo come il frutto di una vera e propria forma di bullismo, di sfottò da stadio», spiegano i ragazzi. «Ma quando vediamo dei video che testimoniano la cattiveria e la poca umanità da parte di persone che potrebbero essere nostri genitori (molti anche nostri nonni), ci dà molto fastidio», proseguono i ragazzi, che concludono: «Essere chiamati “me**e” o vedere qualcuno che sbraita “in galera” solo perché stiamo facendo quello che ci piace fare nella vita è molto irrispettoso, nei nostri confronti ma soprattutto nei confronti della libertà di espressione. La musica dovrebbe essere libertà non motivo d’insulto!». Non solo i ragazzi de Il Volo, ma anche Ultimo, tramite il suo canale Instagram, si è schierato dalla parte del trio: «Quando è stato annunciato il terzo posto de Il Volo i giornalisti hanno esultato e urlato come fossero allo stadio. A me, mentre parlavo, mi hanno dato dello str******o, del def*****e, del cog****e».


«La mia incazzatura è molto semplice: com’è possibile che il festival di Sanremo dia la possibilità di televotare da casa e di spendere dei soldi e poi la gente vota e spende e io arrivo al 46,5%, poi un altro (Mahmood, ndr) arriva al 14% e questa differenza viene ribaltata dal giudizio di giornalisti e da 8 persone, la giuria d’onore, che con la musica c’entrano poco o nulla. Mi viene da pensare che non è il festival scelto dal popolo, ma dai giornalisti. Allora non fate votare la gente, non fate spendere soldi alla gente per quattro serate, perché se poi un artista riesce a prendere più del triplo dei voti questa sentenza non puo essere ribaltata da 8 persone e dai giornalisti. Io – conclude Ultimo rivolgendosi ai suoi fan – mi sento in colpa e vi chiedo scusa per l’impegno che non ha dato i suoi frutti. Detto questo non ne parlerò più, sono felice di come sta andando la canzone, siamo tutti felici e compatti», ha dichiarato.


Ospite di Fiorello, Ultimo ha tentato di smorzare un po’ la polemica, un po’ pentito per il polverone alzato, ironizzando sull’accaduto, cantando una cover di Riccione dei Thegiornalisti, ambientandola proprio a Sanremo: «Sotto il sole, sotto il sole di Sanremo, di Sanremo. Quasi quasi mi pento e non ci penso più, e non ci penso più» e definendo l’attacco alla sala stampa «Un errore gravissimo che non rifarei». A tendere la mano ad Ultimo è arrivato nei giorni scorsi anche il vincitore del Festival Mahmood che, durante la puntata di Domenica In, ha dichiarato: «C’è tanta tensione dentro il festival, uno scivolone ogni tanto può scappare. Può capitare di dire la cosa sbagliata». Quanto a Mahmood, c’è un certo alone di mistero sulla sua partecipazione all’Eurovision Song Contest. Il cantante aveva inizialmente confermato la propria presenza alla competizione musicale che si terrà a maggio 2019 a Tel Aviv, ma ,nelle ultime ore pare che l’artista abbia messo in stand-by la partecipazione.