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Il manifesto politico dei 5 Stelle per le Europee: «E-democracy e lotta alla corruzione»

15 Febbraio 2019 - 12:35 Francesca Martelli
Luigi Di Maio annuncia un manifesto in vista delle Europee e assicura che condivide con i quattro leader politici stranieri la richiesta di democrazia diretta, la condanna dell’austerity e la volontà di «far tornare di moda i diritti sociali»

Dopo il selfie di un mese fa postato da Luigi Di Maio su Instagram, i leader dei partiti con cui il Movimento 5 Stelle vuole stringere alleanze in vista delle elezioni europee arrivano a Roma. A Karolina Kahonen (del movimento finlandese Liike Nyt, in italiano «Movimento adesso»), Pawel Kukiz (l’ex rockstar polacca che ha fondato il partito Kukiz’15) e Ivan Vilibor Sincic (giovane leader croato che ha fondato il partito Zivi Zid, in italiano «Barriera umana»), si è aggiunto Evangelos Tsiobandis. «Scopriamo anche noi oggi chi sia il leader greco», dice un eurodeputato seduto in prima fila. L’evento è per i giornalisti, quasi del tutto assenti quelli stranieri.

Il capo politico del Movimento 5 Stelle ha annunciato un manifesto di dieci punti in vista delle Europee e ha assicurato di condividere con i quattro leader politici stranieri la richiesta di democrazia diretta, la condanna dell’austerity e la volontà di «far tornare di moda i diritti sociali». Non si fa cenno ai diritti civili: di fianco a lui Pawel Kukiz, leader euroscettico di estrema destra anti-abortista, ascolta in silenzio.

«Sono le prime quattro forze politiche con cui stiamo lavorando al nuovo gruppo al parlamento europeo. Sappiamo che servono 7 gruppi e sono molto fiducioso», dice Luigi Di Maio che sottolinea l’assenza dei gilet gialli. «Noi non vogliamo interlocuire con coloro che parlano di lotta armata, perché qui crediamo tutti nella democrazia», dice il vicepremier, tornando sulle tensioni tra Italia e Francia e commentando l’intervista trasmessa da Piazza Pulita il 14 febbraio. «Sono felice perché sta rientrando in Italia l’ambasciatore francese, a cui chiederò a breve un incontro».

Ivan Vilibor Sincic, 28enne leader croato del partito Zivi Zid dichiara di volere puntare sulla tutela ambientale e la lotta agli sfratti. Il suo partito anti-casta, nato nel 2014, è la terza forza politica del Paese: «Il Movimento 5 Stelle è stato sempre un esempio per noi. Vogliamo aumentare in Croazia il numero di referendum».

Pawel Kukiz, 56 anni, è il più noto dei politici presentati da Di Maio soprattutto per la sua carriera da cantante punk. Dice di volere costruire un’Europa delle patrie. «Le parole usate da Di Maio per ricostruire l’Unione Europea sono balsamo per il mio cuore» dice nel suo intervento durato quasi 30 minuti. Come l’esponente croato, annuncia di voler puntare sull’aumento dei referendum.

Il manifesto politico dei 5 Stelle per le Europee: «E-democracy e lotta alla corruzione» foto 1

Karoliina Kahonen, leader del movimento Liike Nyt nato soli nove mesi fa. E in effetti sul palco ammette: «Le prime elezioni in Finlandia erano ad aprile e non abbiamo ancora avuto tempo di concentrarci sulle Europee». Secondo Evangelos Tsiobanidis, fondatore del Partito dell’agricoltura e dell’allevamento della Grecia (Akkel) l’Unione Europea ha «una carenza di democrazia», che ha portato a quella che definisce «un’occupazione» del suo Paese, ma assicura di non volere pensare all’uscita dall’Ue.

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