«Baricco contro i poveri»: anarchici in protesta davanti alla Scuola Holden

di OPEN

Il collettivo torinese «Macerie» è in presidio permanente davanti all’ingresso dell’Università di Scrittura fondata da Baricco. La protesta, «Bariccopoli», accusa l’Istituto di volersi appropriare dell’ex-Asilo occupato. La smentita della Scuola: «Stiamo bene dove stiamo»

Un presidio dal titolo Bariccopoli si è stanziato in maniera permanente davanti all’ingresso della Scuola Holden, l’Istituto di narrazione e comunicazione fondato da Alessandro Baricco (Storytelling & Performing arts Academy). Striscioni e pubbliche affissioni sono apparsi in Piazza Doria a Torino: «La pacchia è finita lo diciamo noi». A organizzarlo è stato il collettivo anarchico Macerie, che ha iniziato una protesta contro le presunte intenzioni dello scrittore di prendere possesso dell’Asilo di via Alessandri, ex-stabile occupato poco distante dalla sede della Scuola. Come scrivono sul sito, Baricco «ha presentato, già da qualche anno, un’esplicita proposta al Comune di evacuare i locali dell’Asilo. Baricco si dichiarava disponibile ad assumersi i costi di un eventuale ristrutturazione in cambio della possibilità di poter aprirci una succursale della sede». L’attacco è rivolto anche al principio elitario di cui l’Università di Scrittura, a parere degli anarchici, sta diventando la portabandiera nella città: «La Scuola Holden è un avamposto della riqualificazione di questa porzione di città con i suoi studenti da diecimila euro l’anno di rata universitaria che si sono riversati nelle strade e case del quartiere, stimolando la cacciata di tante famiglie proletarie».


Baricco, secondo i manifestanti, si sarebbe mosso anche per annullare Il Mercato di Libero Scambio dell’associazione commercianti Balon, che da tempo si svolge il sabato in Piazza Doria. La smentita della Holden non si è fatta attendere, che con un post su Facebook ha negato qualsiasi tipo di coinvolgimento nelle dinamiche messe all’indice dal collettivo Macerie. «Desideriamo smentire nella maniera più categorica qualsiasi notizia relativa a un nostro interessamento all’Asilo di via Alessandria. Non abbiamo mai pensato che ci fosse utile, non abbiamo mai fatto nulla perché ci fosse in qualche modo assegnato e non abbiamo nessun interesse ad acquisirlo. Stiamo bene dove stiamo, non abbiamo bisogno di altro». «Aggiungiamo, perché forse non è inutile, che non abbiamo mai, in nessun modo, fatto pressione perché il mercato di libero scambio fosse spostato dalla sua collocazione in Piazza Borgo Dora. La sua presenza non è mai stata un problema per noi».


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