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Vaccini, i genitori di bambini immunodepressi a Salvini: «Stia dalle parte dei più fragili»

«Lei, ministrodeltutto, sta mandando in vacca il lavoro di anni. Sia padre di quei bambini. Decida, per una volta, di stare dalla parte dei più fragili», si legge nell'appello di Stefano Zona di Io Vaccino

Non accenna a placarsi la polemica scaturita dalle dichiarazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini sull'obbligo vaccinale e sulla necessità di continuare a permette l'accesso a scuola ai bambini non vaccinati iscritti all'asilo nido o alla materna. Le richieste del ministro Salvini non sono state ben accolte dalle associazioni che si occupano di promozione dell'obbligo vaccinale e dai genitori di bambini immunodepressi. Su Facebook, il medico Stefano Zona, portavoce dell'associazione "Io Vaccino", ha pubblicato una lettera aperta indirizzata al "ministrodeltutto Matteo Salvini" per chiedere conto delle pericolose posizioni espresse dal vicepremier in materia vaccinale.

https://www.facebook.com/stezona/posts/10157602660126874

«Lei ha chiesto di non sanzionare quelle famiglie che hanno deciso, a causa della disinformazione antivaccinista, di non vaccinare i propri figli. Lei ha chiesto, di conseguenza, di poter continuare aesporre a rischi gravi e inutili i bambini che non possono essere vaccinati o che hanno perso l’immunità a causa di terapie. Lei ha chiesto di continuare ad esporre a rischi inutili i figli dei genitori esitanti. Peggio di tutto, sta chiedendo a chi ha vissuto sulla propria pelle sofferenze durate mesi per chemioterapie, trapianti, terapie immunosoppressive, di non vivere nemmeno un po’ di normalità», si legge nell'incipit della lettera aperta di Zona.

«Dopo la malattia, ora Lei chiede di proseguire la reclusione.Lei, ministrodeltutto, sta mandando in vacca il lavoro di anni. Sta distruggendo, con una lettera su un foglio A4 di 2 grammi, le fatiche di migliaia di persone. 2 grammi che pesano come macigni sui nostri cuori e sui nostri stomaci. Dice sempre di essere padre di famiglia. Eccheccacchio, per una volta, entri in contatto con le famiglie di quei bambini che fanno farmaci biologici, che prendono immunosoppressori, che hanno fatto trapianti di midollo osseo o di organi solidi. Sia padre di quei bambini. Decida, per una volta, di stare dalla parte dei più fragili», conclude Zona.

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