Nuovo fronte caldo sullo sblocca cantieri. Bonafede: «Non è l’anti-corruzione a bloccare il Paese»

Il consiglio dei ministri sul decreto sblocca-cantieri potrebbe slittare: Lega e M5S cercano un accordo. Il ministro della Giustizia risponde all’Ance, secondo cui il Paese è fermo anche perché «il codice degli appalti ha bloccato la Pubblica Amministrazione»

Il consiglio dei Ministri che questa settimana dovrebbe approvare il decreto sblocca-cantieri potrebbe slittare. «Ci stiamo lavorando. Posso dire che serve una norma sblocca-cantieri, serve per l’Economia del Paese» sostiene il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.


Matteo Salvini: «Le norme sblocca-cantieri sono una priorità»

E su questo l’esponente M5S concorda con Matteo Salvini che questa mattina da Milano ha ricordato come «le norme sblocca-cantieri sono una priorità», anche per la Lega è una priorità anche la seconda fase della flat tax (per le famiglie).


Ma il punto è quali cantieri vanno sbloccati: per la Lega serve un commissario unico ma questa figura – temono i 5 Stelle – potrebbe limitare troppo i poteri del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Per il suo vice, Edoardo Rixi (Lega) il decreto «non dovrà limitarsi ad alcuni cantieri» ma riguardare tutti quelli in Italia, compresi quelli privati. Il Movimento 5 Stelle punta invece a una selezione specifica e da giorni il presidente Conte (insieme a Toninelli) ha iniziato a girare il Paese e visitare quelli bloccati: oggi ha visitato quello dell’autostrada Asti-Cuneo, fermo dal 2012.

Non c’è accordo nella maggioranza

L’accordo tra Lega e 5 Stelle ancora non c’è. Per preparare la riunione dell’esecutivo di mercoledì – che dunque potrebbe slittare – tre giorni fa c’era stato un vertice a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Conte e i rappresentanti delle Regioni, dei sindacati e dell’Ance (l’associazione nazionale costruttori).

Le critiche al Codice degli appalti

Proprio il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, in un’intervista a la Repubblica, ha sottolineato che «il codice degli appalti ha bloccato tutta la Pubblica amministrazione e il Paese è fermo». Una critica espressa anche da numerosi esponenti leghisti, secondo cui il codice degli appalti sarebbe totalmente da riscrivere.

Ma il ministro della Giustizia Bonafede invita alla cautela: «Non sono le norme anti-corruzione a bloccare il Paese. Non può passare questo messaggio. A volte è l’eccessiva burocrazia a farlo».

Leggi anche: