Frongia, indagato per corruzione, si autosospende. Ma la procura valuta l’archiviazione

«Confido nell’archiviazione» dice l’assessore allo Sport. Si tratta di un filone dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma per il quale lo scorso 13 giugno vennero arrestate nove persone tra cui l’imprenditore Luca Parnasi. Intanto Frongia consegna le deleghe

L'Assessore allo Sport del comune di Roma, Daniele Frongia, è indagato per corruzione nell'ambito di un filone dell'inchiesta sullo stadio della Roma per il quale lo scorso 13 giugno vennero arrestate nove persone tra cui l'imprenditore Luca Parnasi (proprietario della società Eurnova) che stava realizzando il progetto dello stadio, cinque suoi collaboratori e l'ex presidente di Acea Luca Lanzalone.


La vicenda riguarda il precedente filone di indagine, quello esploso la scorsa estate, e non la parte che ha riguardato il presidente del Consiglio comunale Marcello De Vito. Negli ultimi mesi la procura ha valutato la vicenda – si tratta di una segnalazione per un'assunzione – e proprio nelle ultime settimane, a quanto si apprende, stava valutando di archiviare la vicenda.


Frongiasi autosospende

Con un un post sul suo profilo Facebook Daniele Frongiaannuncia di essersi autosospeso dal Movimento 5 Stelle e di aver restituito le deleghe alla sindaca Virginia Raggi: «Per una questione di opportunità politica, nel rispetto del M5S, degli attivisti e di chi ci sostiene ogni giorno, ma soprattutto nel rispetto degli stessi principi che mi spinsero molti anni fa ad aderire al Movimento – continua Frongia- una forza politica trasparente e in cui credo fermamente, ho deciso di autosospendermi dal M5S e di riconsegnare le deleghe attribuitemi dal sindaco Virginia Raggi in qualità di assessore allo Sport di Roma Capitale».

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Frongia: «Confido nell'archiviazione»

Frongia è stato anche vicesindaco del Comune, ma si era dimesso da questo incarico a fine 2016 dopo le richieste dei vertici M5S a seguito dell'arresto per corruzione del capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra. «Confido nell'archiviazione» spiega l'assessore allo Sport in una nota. «Con il rispetto dovuto alla magistratura inquirente, avendo la certezza di non aver mai compiuto alcun reato e appurato che non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, confido nell'imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017».

I rapporti di Frongia con Parnasi

E' stato in uno degli ultimi verbali davanti ai pm che Luca Parnasi ha chiarito le circostanze relative a Frongia, di fatto scagionandolo dall'accusa di aver chiesto un aiuto. In un colloqui tra i due, l'imprenditore avrebbe chiesto all'assessore l'indicazione di una persona da assumere nella socità Ampersand, come responsabile delle pubbliche relazioni. Frongia segnalò un nome ma la cosa non ebbe sviluppi, anche perché di lì a poco sono scattati gli arresti. L'accusa è stata respinta anche dall'esponente 5 Stelle che ha sempre dichiarato di «avere incontrato Parnasi un paio di volte come faccio con tanti imprenditori».

Un'altra tegola giudiziaria colpisce dunque il Campidoglio, il giorno dopo l'arresto del presidente dell'assemblea Marcello De Vito, espulso rapidamente dal Movimento 5 Stelle con un provvedimento arrivato direttamente da Luigi Di Maio, senza aspettare il responso del collegio dei probiviri (l'organismo di controllo interno M5S).

Virginia Raggi è furiosa

Proprio ieri il sindaco Virginia Raggi aveva detto di essere furiosa perché «da due anni e mezzo stiamo riportando legalità e trasparenza nel governo di Roma per poi scoprire che qualcuno, invece di giocare in squadra con noi, pensava ai suoi interessi personali e non al bene della città». Ma a differenza di Marcello De Vito, che aveva sfidato Raggi nella corsa alla candidatura da sindaco, Frongia è considerato un uomo di fiducia del sindaco.

Anche se i cantieri per il nuovo stadio non sono ancora partiti – e potrebbero essere avviati entro l'anno – questa grande opera continua ad agitare il Movimento 5 Stelle che inizialmente era contrario a proseguire il percorso avviato dalla giunta Marino.