Arrestato falso invalido, avrebbe finto così bene da ottenere un incontro con il Papa

Dichiarandosi tetraplegico, l’uomo avrebbe truffato lo Stato dal 2012 al 2018. In sei anni ha ottenuto dall’Inps oltre 137mila euro. Il fermo è arrivato mentre scendeva dall’areo, di ritorno da una vacanza in Togo

Gli agenti della squadra mobile lo hanno fermato il 9 aprile mentre scendeva da un aereo dopo una vacanza in Togo. Il 55enne di Firenze avrebbe truffato lo Stato dal 2012 al 2018, fingendosi tetraplegico e percependo indebitamente oltre 137 mila euro dall’Inps, tra pensione di invalidità, assegno ordinario di invalidità, pensione di invalidità civile e accompagnamento.


La truffa sarebbe iniziata nel 2007, quando l’uomo avrebbe simulato un incidente stradale dopo cui avrebbe iniziato a muoversi in pubblico su una sedia a rotelle. Sempre fingendosi tetraplegico, nel 2014 aveva scritto a Papa Francesco, che si era appassionato alla storia e gli aveva telefonato. L’anno successivo venne anche ricevuto in udienza dal Pontefice.


Nel 2013 l’uomo inscenò una protesta accusando il Pd fiorentino di non avergli permesso di esercitare il voto a domicilio in occasione delle Primarie: «Mi è stato impedito di dare un voto al mio sindaco Renzi». L’uomo inoltre avrebbe ottenuto una serie di ricoveri a spese della Asl Toscana. Nel 2013 aveva presentato un esposto, descrivendo la propria situazione di disagio e spiegando di non poter uscire di casa a causa della sua malattia, perché la sua abitazione si trovava al secondo piano.

In varie occasioni, secondo quanto emerso dalle indagini, si sarebbe spacciato al telefono per altre persone, tra cui esponenti politici, assessori, sottosegretari, carabinieri, per ottenere raccomandazioni e facilitazioni a suo favore, come ad esempio velocizzare i tempi di attesa per una visita medica.

L’uomo sarebbe anche riuscito a pagare una badante, che viveva con lui, e ottenere un posto macchina per disabili sotto casa. Ora è stato accertato che l’uomo è in grado di muoversi normalmente. Ora è accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica in atti pubblici.

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