Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, 10 arresti a Roma tra cui funzionari dell’anagrafe

Gli indagati avrebbero falsificato certificati di residenza e contratti d’affitto per permettere di ottenere il permesso di soggiorno

È un sistema illecito collaudato e strutturato quello del V municipio della Capitale che emerge dalle indagini disposte dalla Procura della Repubblica.


Dieci persone sono state arrestate e tre sottoposte all’obbligo di presentazione per aver falsificato documenti, certificati di residenza e contratti d’affitto per permettere a persone, altrimenti irregolari sul territorio, di ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno.


Tra questi, la Guardia di finanza ha individuato anche tre dipendenti dell’anagrafe capitolina. I loro servizi non sarebbero stato svolti per militanza o solidarietà, ma in cambio di mazzette che andavano dai 50 ai 100 euro.

Gli altri membri del sistema erano cittadini bengalesi e anche due italiani. I primi facevano da ponte tra i dipendenti dell’anagrafe e i connazionali che necessitavano del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno, ricevendo in cambio cifre tra gli 80 e gli 800 euro.

I secondi invece firmavano, nella veste di proprietari, contratti d’affitto fittizi. Gli inquilini non avrebbero infatti mai utilizzato l’abitazione. Tra gli indagati, il titolare di un’attività di assistenza fiscale che creava e chiudeva le partite Iva e rilasciava dichiarazioni fiscali fittizie.

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